Prezzo del petrolio sopra 50$ ma non ce la fa. Scorte USA meglio delle attese

Riccardo Magalotti

27 Ottobre 2016 - 09:59

Uscito ieri pomeriggio il dato settimanale sulle scorte di petrolio USA, il prezzo schizza a 50$ per poi ritracciare, pesa l’incertezza sull’accordo tra i membri dell’Opec

Prezzo del petrolio sopra 50$ ma non ce la fa. Scorte USA meglio delle attese

Il prezzo del petrolio fa registrare un gap up fino alla soglia dei 50$ contestualmente all’uscita del dato sulle scorte USA di ieri pomeriggio. L’EIA (Energy Information Administration) ha comunicato una diminuzione delle scorte di petrolio pari a 553 milioni di barili, dato più che positivo se paragonato all’attesa degli analisti. I prezzi hanno però subito ritracciato riportandosi sotto i 50$. L’incertezza sull’accordo dei paesi Opec continua a pesare sull’oro nero.

Prezzo petrolio: il dato inaspettato sulle scorte fa schizzare i prezzi

Alle ore 16:35 di ieri, precisamente 5 minuti dopo l’uscita del dato, il prezzo del petrolio tocca i 50$ per poi abbandonarli nel giro di qualche minuto. La comunicazione della riduzione delle scorte USA di circa 500 milioni di barili va ben oltre le attese degli analisti che si aspettavano un aumento.

A trascinare verso il basso i prezzi è ancora la paura per l’accordo tra i paesi Opec. L’Iraq, secondo membro Opec per dimensioni, non vuole infatti unirsi alla proposta per ridurre la produzione. La Russia resta comunque scettica. Secondo il ministro dell’energia russo Aleksandr Novak è alquanto improbabile che l’accordo sul congelamento della produzione del petrolio salti per la posizione dell’Iraq, ribadendo che per Mosca l’opzione principale per stabilizzare il mercato rimane quella del congelamento della produzione.

Se l’Opec dovesse ratificare l’accordo di Algeri dovrà tagliare la produzione di circa 800 mila barili al giorno da dicembre. Attesa quindi per la prossima riunione Opec in programma per il 30 novembre.

Prezzo petrolio: l’obiettivo restano i 50$

Il prezzo del petrolio sfiora i 50$ nel pomeriggio di ieri per poi ritracciare verso il basso.

Tale area, evidenziata dalla linea rossa più spessa, funge da supporto ai prezzi del petrolio da più di un anno ed è di fondamentale importanza ai fini di un deciso e consistente rialzo dei prezzi dell’oro nero.

Nelle scorse settimane i prezzi hanno avuto un interessante rally che li ha portati alla rottura al rialzo della trendline ribassista di lungo periodo. Prezzi che hanno trovato la forza dopo un periodo di riduzione della volatilità e congestione all’interno di un triangolo simmetrico. La rottura al rialzo del triangolo e delle medie mobili sembrava aver dato l’input per il proseguimento della salita, interrotta invece dallo scetticismo sulla situazione dei paesi Opec. Attualmente i prezzi stanno accumulando in un trading range tra 50 e 52 dollari con lieve rottura al ribasso dei 50$ nella giornata di martedì.

Essenziale tornare al di sopra del supporto per cercare il rialzo in seguito all’esplosione di volatilità nel caso in cui i paesi Opec ratifichino l’accordo.

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