Modello 730: questo è l’ultimo anno? Arriva la dichiarazione precompilata

Alessandra Manco

13 Maggio 2014 - 11:43

Il premier ha dichiarato che la dichiarazione dei redditi verrà riformata. Allo studio l’invio di un modello prestampato in modo da agevolare i contribuenti al posto del modello 730.

Modello 730: questo è l’ultimo anno? Arriva la dichiarazione precompilata

Governo al lavoro sulla riforma del fisco ed il premier fornisce alcune indiscrezioni in materia. Matteo Renzi infatti ha dichiarato che il modello 730 non esiste in alcuna nazione al mondo e pertanto anche l’Italia si appresta ad abbandonarlo.

Per semplificare la vita ai contribuenti (come dichiarato dagli stessi addetti ai lavori) infatti i tecnici sono al lavoro per inviare ai contribuenti la dichiarazione precompilata, uno dei capisaldi del modello fiscale presente in altri paesi europei e non.

Come è possibile infatti leggere nel piano nazionale delle riforme approvato recentemente dall’esecutivo snellire le procedure tributarie in modo da avere un fisco più umano è una condizione imprescindibile per fare in modo che i cittadini si avvicinino al fisco.

In base ai programmi del Governo i primi cittadini che riceveranno le dichiarazioni precompilate molto probabilmente saranno dipendenti pubblici e pensionati, due categorie di contribuenti che utilizzano molto spesso il mod. 730 per dichiarare i propri redditi (per la dichiarazione di quest’anno il modello è qui).

In ogni caso le due categorie rappresentano quasi un contribuente su due per quanto riguarda le persone fisiche (infatti in totale parliamo di 18,4 milioni di cittadini, e cioè 3,4 milioni di lavoratori dipendenti e 15 milioni di pensionati, su un totale di 41 milioni di persone fisiche che inviano la dichiarazione).

In sostanza quasi un contribuente su due avrà la possibilità di vedersi recapitata presso la propria abitazione la dichiarazione precompilata, in virtù del fatto che l’amministrazione finanziaria è a conoscenza di diverse fatte dal contribuente: spese per ristrutturazione edilizie, mutui, spese per acquisto mobilio, ecc.

L’invio delle prime dichiarazioni precompilate è previsto per il 2015 mentre nel 2016 l’agenzia delle entrate dovrebbe riuscire ad inviare la dichiarazione prestampata ad almeno 3 contribuenti su 4.

La dichiarazione precompilata dovrebbe presentare una parte già compilata ed un’altra lasciata in bianco da compilare a cura del contribuente. Nella parte precompilata ci saranno i dati ricavabili dal Cud oltre a quelli anagrafici e quelli già conosciuti dal fisco.

Tra le detrazioni troviamo quelle inerenti ristrutturazioni edilizie, polizze vita pagate, interessi passivi per mutui contratti. Il cittadino dovrà preoccuparsi di compilare unicamente gli spazi lasciati in bianco, come ad esempio le spese mediche. Anche qui però l’amministrazione si prepara, attraverso incroci di dati, a reperire le informazioni necessarie.

Tale tipo di sistema presenta numerosi vantaggi. Oltre ad avvicinare il cittadino all’amministrazione finanziaria infatti si avrebbe una notevole semplificazione in materia fiscale. Non solo, la dichiarazione precompilata potrebbe permettere di liberare delle risorse (come gli addetti all’invio delle dichiarazioni, al controllo preventivo 36 bis, ecc.) che sarebbero destinati ad attività di contrasto all’evasione.

Per il modello 730 non è quindi questo l’ultimo anno: il passaggio alla dichiarazione precompilata, se mai si farà, sarà lento e graduale.

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