Il lavoro del futuro è nel settore delle App

Daniela Masella

3 Settembre 2014 - 14:30

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Secondo lo studio della GigaOm, società di ricerca americana, sviluppare App sembra essere proprio il lavoro del futuro.

Il lavoro del futuro è nel settore delle App

Quattro milioni di posti di lavoro da qui al 2018 e un giro di affari, tra vendita di applicazioni e indotto pubblicitario, presunto di oltre 63 milioni di nuovi posti di lavoro.
Secondo i dati della GigaOm, società di ricerca americana specializzata nel settore delle tecnologia e commissionata dall’Unione Europea per questo studio, sviluppare App sembra essere proprio il nuovo lavoro del futuro. 

Una sfida generale che riguarderà tutto il settore ICT e che avrà come scopo quello di frammentare un mercato ancora in mano a solo cinque società che hanno creato il 49% delle 50 app con il maggior business. 
Quello delle app è infatti un settore in rapida crescita, che si è sviluppato velocemente e il cui giro d’affari è stato inizialmente legato alla sola vendita delle stesse. Ma essendo ormai molte di esse scaricabili gratuitamente dalla rete, è prevista una riduzione del business legato alla semplice vendita e un aumento al contrario di quello proveniente dagli introiti della pubblicità e servizi. Un cambiamento che giustifica anche il forte boom di investimenti da parte dei top-spender italiani in advertising. 

L’investimento pubblicitario in mobile advertising per l’anno che sta per chiudersi è stimato infatti intorno ai 300 milioni di euro (fonte: Osservatorio Mobile Marketing & Service del Politecnico di Milano) su smartphone, una cifra che rappresenta il 14% del totale investimenti della pubblicità su internet. 
Ma non è tutto. La UE infatti per aumentare il PIL ha lanciato la campagna ICTLadies, una vera e propria operazione volta ad incentivare la presenza femminile nel settore dell’ICT. Alla base l’idea di creare una piattaforma, un network di condivisione di progetti ed esperienze al femminile.
Un’iniziativa nata sia per migliorare i dati di impiego delle donne nel settore, che vedono ad oggi solo 9 sviluppatori su 100 donne, 19% le manager in rosa e 30% le donne impiegate come dipendenti, ma anche per rispondere ad uno dei dati forse più interessanti emerso dalla ricerca della GigaOm. 
Sembra infatti che le imprese guidate da donne abbiano una redditività del 35% maggiore rispetto a quelle maschili. Una maggiore presenza femminile porterebbe dunque ad un aumento del PIL europeo. Per ottener questo risultato è necessario però non solo un incremento di questa presenza al femminile, ma anche di renderla il più continuativa possibile nel tempo.

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