“Coronavirus non è una semplice influenza. È serio e pericoloso”. Parola al virologo

Flavia Provenzani

25/02/2020

17/05/2021 - 17:06

condividi

La verità sul coronavirus secondo Arnaldo Caruso, presidente della società italiana di virologia: chi pensa che sia una semplice influenza è un ignorante in materia, la giovane età non è garanzia di guarigione.

“Coronavirus non è una semplice influenza. È serio e pericoloso”. Parola al virologo

No, il coronavirus non è una semplice influenza, solo gli ignoranti in materia possono pensare una cosa del genere. Parola del presidente della società italiana di virologia Arnaldo Caruso.

Per trovare ragione nell’affermazione secondo cui il coronavirus è “ molto serio e pericoloso ” basta dare uno sguardo ai dati: il tasso di mortalità sui casi accertati è del 2,5%, una percentuale assai alta per un’infezione alle vie respiratorie.

Caruso ha ben espresso il concetto in un’intervista a Radio Cusano Campus a tema coronavirus, non risparmiandosi sui virologi improvvisati: “quelli che si spacciano per virologi sono un’altra categoria. Noi virologi siamo da sempre convinti che il virus sia molto serio e pericoloso”, aggiungendo che “tra virologi abbiamo tutti le idee chiare” a riguardo:

Chi dice che è come una semplice influenza è un’ignorante in materia”.

Cosa fare, dunque, per frenare il contagio da coronavirus? È opportuno “prendere provvedimenti rapidi ed efficaci, anzi avremmo dovuto già prenderli”.

Coronavirus, essere giovani non è garanzia di guarigione

Tutti i giornali non fanno altro che sottolineare come i sette casi di persone decedute registrati in Italia a causa del coronovirus avessero già un quadro clinico compromesso, lasciando intendere che la mortalità sia strettamente legata allo stato di salute precedente al contagio.

Sebbene il virologo sia d’accordo su questo fronte - affermando che “è più facile che questi virus attaccando un organismo già debilitato portino a conseguenze più drastiche”, sottolinea quanto “non possiamo non notare che anche giovani, come il 38enne di Cologno, siano in rianimazione”.
La verità, secondo Caruso, è chiara quanto allarmante:

Non vuol dire nulla l’età, nessuno di noi può sapere se il proprio organismo reagirà bene al virus pur avendo un’età non avanzata”.

Non manca una seria accusa nei confronti delle istituzioni, che “non hanno mai incluso la società italiana di virologia, il che è abbastanza grave” in occasione dei tavoli di lavoro sul tema.

Governo colpevole di non aver consultato gli esperti virologi

La società italiana di virologia non è stata chiamata a lavorare insieme al governo alla realizzazione di un piano di emergenza efficace. Vari errori, secondo Caruso, sono stati fatti fin dal principio. Anzitutto, “le misure che sono state decise in un primo momento erano dovute alla convinzione, da subito contrastata da noi virologi, che l’infezione non si potesse trasmettere da pazienti asintomatici Oggi sappiamo che è possibile e quindi questo ha un po’ spiazzato tutti”. “Se c’era una società che poteva dare un apporto importante era proprio la società di virologia”.

Oggi è certo che la trasmissione del coronavirus possa avvenire anche tra soggetti che non presentano sintomi. Per questo motivo “questo virus è inevitabilmente soggetto ad espandersi in tutto il mondo perché è un virus nuovo che nessuno ha mai visto prima, verso il quale non abbiamo alcuna immunità pregressa”.

I lunghi tempi di incubazione e la velocità di trasmissione del coronavirus portano quindi a pensare che la diffusione nel resto dell’Europa sia solo una questione di tempo.

Cosa succederà ora?
Adesso si tenterà di bloccare tutti i focolai sul nascere, si sta facendo un ottimo lavoro, quindi fare polemica oggi non ha molto senso”, conclude il virologo.

Argomenti

Iscriviti a Money.it