Il M5S attacca Sergio Mattarella: "negò tutto sull’Uranio impoverito"

Vittoria Patanè

30/01/2015

Dal blog di Beppe Grillo, una forte attacco a Sergio Mattarella. Ecco di cosa si tratta

Il M5S attacca Sergio Mattarella:

Secondo alcune indiscrezioni riportate Sky Tg24 il Movimento 5 Stelle potrebbe aver cambiato idea, decidendo di votare per Sergio Mattarella nel corso del terzo scrutinio valido per l’Elezione del Presidente della Repubblica.

Un capovolgimento di fronte che potrebbe modificare non solo il corso della votazione, ma anche il futuro del Governo Renzi.

L’indiscrezione sembra però smentita da un post pubblicato pochi minuti fa sul blog di Beppe Grillo, un testo che però non è stato firmato dal leader dei 5 Stelle, ma dal giornalista Lorenzo Sani.

Al suo interno, un duro attacco al candidato alla Presidenza della Repubblica, Sergio Mattarella. Secondo quanto riportato da Sani infatti, l’ex DC, ai tempi in cui ricopriva il ruolo di ministro della Difesa del Governo Amato, avrebbe più volte negato la fortissima pericolosità dell’uranio impoverito e le implicazioni per la salute dei cittadini:

"Ho avuto occasione di incontrare il candidato di Renzi al Quirinale, Sergio Mattarella, quando questi era ministro della Difesa del governo Amato. Chiedo scusa per la lunghezza del post, ma lo devo a tanti ragazzi che non potranno mai leggerlo. Lavoravo da qualche mese sulla vicenda dell’uranio Impoverito e sull’impressionante numero di leucemie linfoblastiche acute e linfomi tra i nostri militari che erano o erano stati in missione nei Balcani, soprattutto in Bosnia, ma non solo. Sergio Mattarella negò a più riprese il possibile nesso tra l’insorgere delle patologie e il servizio. Negò che la Nato avesse mai utilizzato proiettili all’uranio impoverito (DU, Depleted Uranium), tantomeno che questo fosse contenuto nei Tomahawk (missili) sparati in zona di guerra dalle navi Usa in Adriatico. Insomma, Mattarella, candidato di Renzi al Quirinale, negò su tutta la linea. Negò pure ciò che era possibile reperire nei primi giorni di internet sugli stessi siti della Difesa Usa, che magnificava l’efficacia degli armamenti al DU e dettava, contestualmente, le precauzioni sanitarie da adottare in caso di bonifica: protocolli di sicurezza molto rigidi, che prevedevano l’utilizzo di tute, guanti e maschere protettive, per svolgere il lavoro che invece a mani nude e senza protezioni facevano i nostri soldati. I quali, nel frattempo, continuavano ad ammalarsi e morire..."

Un’accusa molto grave che rende altamente improbabile la votazione di Mattarella da parte dei parlamentari del Movimento 5 Stelle:

Il post di Sani continua così:

...Si arriva così al 27 gennaio 2001, giorno in cui decido di tendere un’imboscata al ministro Mattarella, che si trova ad Ascoli col presidente della commissione Difesa della Camera Valdo Spini per il giuramento del primo contingente di donne militari di truppa dell’Esercito italiano, lo stesso in cui qualche anno dopo si distinse l’istruttore Salvatore Parolisi (ma questa è un’altra storia). Avvicinai Mattarella nella ressa dei giornalisti e riuscii a porgli un paio di domande, alle quali, assai piccato, si rifiutò ancora una volta di rispondere. O meglio, anche in quell’occasione negò qualsiasi nesso tra DU e i linfomi o le leucemie. Fantasie della stampa. Provai a insistere, ma lui mi respinse con toni e modi definitivi «Questa non è un’intervista» mi disse. «Io le interviste le concordo prima, poi voglio per iscritto le domande e infine leggere il testo del giornalista prima che questi lo dia alle stampe»...(secondo l’Osservatorio Militare sono 307 i militari italiani morti e oltre 3.700 i malati: è la macabra contabilità della cosiddetta "Sindrome dei Balcani". Il contingente italiano era di stanza nell’area più inquinata dai colpi sparati in Bosnia e Kossovo: 50 siti, per un totale di 17.237 proiettili, secondo fonti ufficiali Nato/Kfor. Non solo: la missione Nato in cui si parlava di armamenti al DU e dei 13 Tomahawk con testata al DU sparati dall’Adriatico, è stata presentata dall’ammiraglio Leighton Smith alla Base di Ponticelli, Napoli. Solo Mattarella non sapeva o diceva di non sapere)."

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