Il FTSEMib al test del supporto statico

Ufficio Studi Money.it

5 Maggio 2021 - 06:21

L’indice italiano chiude la giornata di ieri in rosso e si appresta al confronto con il supporto a quota 24.000 punti. Analizziamo l’impostazione tecnica di breve periodo e il contesto operativo.

Il FTSEMib al test del supporto statico
Valori
Ultimo prezzo 23.977,53
Variazione -1,81%
Max (52 settimane) 24.761,12
Min (52 settimane) 16.852,35
Indicatori
MM200 23.977,53
RSI 14 42,088
MACD -9,2844
Performance
1 settimana -0,16%
1 mese -1,38%
3 mesi +4,7%

Il listino termina la sessione di mercato a 23.977,53 punti registrando una flessione dell’1,81%. Il pesante calo della giornata conduce l’indice al test del livello statico. La tenuta dell’area di prezzo risulta fondamentale per una ripresa nella direzione del trend di fondo. In caso contrario, un breakout short potrebbe condurre il mercato verso il primo target in zona 23.600 punti.

Il quadro tecnico di riferimento

Negli ultimi anni l’andamento del FTSEMib40 è stato ciclico, alternando momenti positivi a periodi di ribasso e da marzo 2009, dopo la fase ribassista, che ha caratterizzato i due anni precedenti, il listino non sembra più avere una direzione definita di lungo termine.

Il 2019 si è distinto per una crescita costante con alcuni profondi ritracciamenti, ma i dodici mesi sono stati sostanzialmente in salita, con il mercato che ha guadagnato il +31,50% circa.

L’inizio del 2020 è partito a rialzo, seguendo la scia dell’anno precedente e registrando una performance di circa il +7,75% fino al 19 febbraio e raggiungendo quota 25.483 punti, area toccata solo a settembre del 2008.

Da quella zona di prezzo si è poi invertita la tendenza, a causa principalmente dell’inizio della pandemia di Covid19, che ha che ha siglato un calo di oltre il 41% sulla chiusura del 16 marzo 2020. Dal minimo segnato in quella data, il mercato è poi ripartito in una corsa che è durata fino al 21 luglio 2020 arrivando a 21.133 punti, livello di resistenza e passaggio della media mobile a 200 periodi, che non è però riuscito a oltrepassare.

Il ritracciamento che ne è derivato ha intrappolato il listino nella banda di oscillazione laterale nel quale è rimasto ingabbiato fino alla violazione ribassista del 27 ottobre 2020.

Sulla base di consolidamento, creata alla fine di ottobre 2020, il mercato ha poi avviato la ripartenza, che ha distino il trend rialzista che continua fino ad oggi, con una performance del +41% circa calcolata sui massimi del 6 aprile 2021.

Lo scenario operativo di breve periodo

Ad oggi l’indice fatica a riprendere la direzione e affronta il supporto statico e parte bassa della banda di oscillazione che ha chiuso il movimento nelle ultime due settimane. Un recupero del trend di fondo sarebbe possibile solo sopra i 24.500 punti. Questo potrebbe permettere al listino di andare all’ulteriore test di quota 24.950, area raggiunta il 6 aprile.

Un cambio di direzione, con conseguente inversione del movimento sarebbe invece plausibile sotto i livelli attuali con un primo target in area 23.600 punti.

Attualmente l’indice si trova all’incrocio della EMA(21) e la SMA(200), media mobile semplice a 200 periodi. Il livello del Supertrend è positivo e ha formato un pavimento in area 24.928,85 punti. L’RSI(14) si trova ancora in zona neutrale, ma si avvicina alla soglia di ipercomprato, mentre la volatilità, rappresentata dall’ATR(14), è riprende vigore nelle ultime sedute.

Uno scenario long sarebbe accettabile solo sopra il massimo della barra del 6 aprile 2021 a quota 24.939 punti con un entry in area 25.030. Uno Stop Loss si potrebbe posizionare in zona 24.430. Il Primo Target si potrebbe collocare a 26.000, mentre il Secondo Target a 26.500.

Una posizione short si potrebbe posizionare alla rottura del supporto statico a quota 24.040 e del minimo della barra del 21 aprile, con un entry in area 23.850 punti. Uno Stop Loss si potrebbe inserire a 24.610 punti. Il Primo Target si potrebbe collocare a quota 23.300 ed un Secondo Target in zona 22.600.

Fai trading ora con eToro Demo gratuita
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it