ISEE 2015: tante novità ma poche semplificazioni

Federico Migliorini

30 Novembre 2014 - 16:28

ISEE 2015: tante novità ma poche semplificazioni

DSU a moduli, validità ridotta e complicazioni sui conti correnti: ecco cosa ci aspetta per richiedere la nuova dichiarazione sostitutiva per il calcolo del nuovo ISEE che debutterà nel 2015. Molte novità ma come al solito sono poche le vere semplificazioni per i contribuenti.

Il nuovo modello ISEE che debutterà nel 2015 sarà a moduli. Il Ministero del Lavoro ha pubblicato i nuovi modelli relativi alla Dichiarazione Sostitutiva Unica che conterrà il calcolo dell’indicatore ISEE. La DSU potrà essere richiesta dai soggetti interessati per richiedere prestazioni assistenziali o sociali agevolate potrà essere richiesta sulla base di due distinti modelli, la DSU mini e al DSU a moduli.

La DSU mini è un modello utilizzabile solo nel caso in cui non siano presenti nel nucleo familiare persone disabili, studenti universitari non conviventi, figli di genitori non conviventi o separati o soggetti esclusi dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Nel caso in cui il soggetto richiedente non abbia i requisiti per presentare la DSU mini dovrà essere presentata la DSU ordinaria secondo il modulo specifico per la richiesta di agevolazione che vogliamo richiedere (ISEE disabili, ISEE università, ISEE prestazioni socio sanitarie, ISEE genitori non conviventi e non coniugati, ISEE per esonero dichiarazione dei redditi, ISEE corrente).

Insomma, ci saranno modelli ISEE diversi, con modalità di calcolo diverse e risultati diversi, con il rischio di complicare la vita ai soggetti richiedenti. Invece, di semplificare si torna a complicare la situazione, con tante novità e poco tempo per attuarle visto che la nuova certificazione debutterà tra pochi giorni, con l’inizio del 2015.

La richiesta del nuovo ISEE e la durata
Quando il soggetto richiedente richiede il modello ISEE riceve una ricevuta di avvenuta presentazione da parte dell’ente erogatore, sia questo l’INPS, il Comune o il CAF, senza ottenere immediatamente il calcolo dell’indicatore ISEE. Il calcolo del nuovo ISEE, infatti, è eseguito solo in un secondo momento quando i dati autocertificati del richiedente saranno incorporati con i dati già in possesso dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate. Solo a questo punto il calcolo dell’ISEE verrà reso disponibile, nel termine di 10 giorni lavorativi dalla richiesta.
Tra le novità del nuovo ISEE vi è anche la durata di validità della dichiarazione sostitutiva che non sarà più annuale, ma sarà valida solo nel periodo compreso tra la data della presentazione al 15 gennaio dell’anno successivo. Ad esempio, se si richiede l’ISEE a gennaio 2015 questo sarà valido un anno, ma se si richiede a giugno, la validità sarà solo di 6 mesi. Anche in questo caso, non vi è alcuna semplificazione per i contribuenti, che rischiano di dover ripresentare il modello anche solo a distanza di pochi mesi per richiedere una medesima agevolazione.

La giacenza media dei conti correnti
Nel prossimo ISEE i dati dei conti correnti del nucleo familiare non saranno più quelli al 31 dicembre dell’anno precedente al quale si richiede la certificazione, ma sarà la giacenza media del conto che dovrà essere inserita.
La modifica sui parametri dei conto correnti richiesti per l’individuazione della situazione economica delle famiglie si è resa necessaria per evitare che si ripetano situazioni di dichiarazioni infedeli, che hanno permesso a soggetti non bisognosi di ottenere agevolazioni di cui non avevano diritto, sottraendo risorse preziose a chi ne aveva davvero bisogno.
Tuttavia, ottenere la giacenza media del conto corrente potrebbe non essere così difficile: in questi giorni si sta chiudendo un accordo tra l’Abi e il Ministero del Lavoro che ha l’obiettivo di permettere ai cittadini di ottenere il dato della giacenza media direttamente chiedendolo al proprio istituto bancario.
In attesa che a partire dai prossimi anni i dati sui conti correnti bancari siano già a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria, i contribuenti già dai primi mesi del 2015 dovranno attrezzarsi autonomamente. Gli unici controlli che saranno effettuati già dai primi mesi del nuovo anno riguarderanno solo la correttezza del numero dei conti correnti del cittadino, senza però poterne verificare l’ammontare.

La situazione degli immobili
Tra le novità che troveremo nel nuovo ISEE 2015 vi è anche una nuova valutazione della componente patrimoniale del soggetto richiedente. Per questo motivo il valore degli immobili da inserire nella nuova dichiarazione sostitutiva sarà quello che assumono ai fini dell’IMU. Si tratta del valore dei terreni agricoli, delle aree edificabili posseduti a titolo di proprietà o di altro diritto reale, sia in Italia che all’estero. In pratica, quindi si dovrà riportare quanto indicato nel quadro RB del modello Unico avendo cura di ricordare che i dati validi ai fini ISEE sono soltanto quelli che fotografano la situazione immobiliare al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di richiesta della domanda.

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