IMU: la Chiesa non deve pagare. Cosa succederà adesso?

Daniele Sforza

8 Ottobre 2012 - 17:57

IMU: la Chiesa non deve pagare. Cosa succederà adesso?

Il Consiglio di Stato non ha approvato il decreto del Tesoro relativo all’applicazione dell’IMU sugli enti non commerciali, settore questo che rivolge anche la Chiesa. Il motivo prevalente deriva dal fatto che il decreto esulerebbe dalle competenze affidate dalla legge.

Il Consiglio di Stato ha bocciato il decreto del Tesoro

Più nel dettaglio, si tratterebbe della parte di decreto "recante regolamento avente a oggetto la determinazione delle modalità e delle procedure per stabilire il rapporto proporzionale tra le attività svolte con modalità commerciali e le attività complessivamente svolte dagli enti non commerciali di cui all’art. 73 comma 1, lettera c del Tuir, al fine dell’esenzione dall’imposta municipale".

A quanto si legge, tale parte "è diretta a definire i requisiti, generali e di settore, per qualificare le diverse attività come svolte con modalità non commerciali. Tale aspetto esula dalla definizione degli elementi rilevanti ai fini dell’individuazione del rapporto proporzionale in caso di utilizzazione dell’immobile mista ’c.d. indistinta’ e mira a delimitare, o comunque a dare un’interpretazione, in ordine al carattere non commerciale di determinate attività. Peraltro, si tratta di una qualificazione piuttosto articolata, contenuta in parte nelle definizioni dell’art. 1 e soprattutto nei requisiti fissati in via generale dall’art. 3 e per i singoli settori dall’art. 4. Con quest’ultima disposizione l’amministrazione ha compiuto alcune scelte applicative, che non solo esulano dall’oggetto del potere regolamentare attribuito, ma che sono state effettuate in assenza di criteri o altre indicazioni normative atte a specificare la natura non commerciale di un’attività".

Cosa succederà?

A questo punto, per far sì che il regolamento relativo al pagamento dell’IMU da parte della Chiesa entri in vigore dal 1° gennaio 2013 come inizialmente previsto, sono possibili alcune strade, a quanto riporta Il Sole 24 Ore, sulle quali il Ministero dell’Economia starebbe già lavorando: ovvero una norma apposita che consenti al Ministero stesso di disciplinare l’intera materia, e quindi eliminare l’esclusività delle modalità e dei termini; oppure il trasferimento dell’intero regolamento in un testo legislativo.

Sul Ministero dell’Economia inoltre pesano ancora le contestazioni della Commissione Ue risalenti al 2010, che avevano come oggetto gli sconti ICI alla Chiesa, e le "soffiate" dei radicali, che non attenderebbero molto prima di comunicare alla stessa Commissione i molteplici tentativi di dilatare nel tempo la cancellazione dei privilegi relativi agli enti no profit, con merito soprattutto alla Chiesa.

Da Lussemburgo, intanto, il ministro dell’Economia Vittorio Grilli ha commentato la bocciatura del Consiglio di Stato promettendo che l’obiettivo resta sempre quello di far pagare l’IMU a tutti. Si attendono adesso rapide evoluzioni.

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