Ormai ci siamo: manca poco più di un mese al 17 dicembre, giorno in cui scadrà il termine per il versamento della seconda (o terza) rata IMU. Un saldo che suona come una stangata, soprattutto per diversi comuni.
La stangata del 17 dicembre
La principale variazione tra il versamento dell’acconto e il versamento del saldo IMU sta nell’aggiungere al calcolo le aliquote imposte dai Comuni. Per agevolare il calcolo, sono presenti sulla rete diversi portali che agevolano i contribuenti a conoscere l’importo definitivo. E non c’è da star sereni: il termine stangata non è affatto improprio. Si pensi ad esempio al caso di Milano, che passerà dai 643 euro di acconto ai 1.150 di saldo; o a Roma, dove dai 238 euro dell’acconto si passerà ai 408 euro del saldo. Stesso considerevole aumento per Torino (da 217 a 496 euro), Napoli (da 92 a 211 euro), Bologna (da 150 a 259 euro).
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I numeri si fanno ancora più impressionanti per chi possiede una seconda casa, per cui si considerano aumenti fino al 200% in media.
Si va da capoluoghi di provincia come Roma, Firenze, Torino, Genova, Venezia e Bari, in cui il surplus sarà del 142%. Più ampio il divario a Bologna (+198%) e a Milano (+207%), così come ad Aosta (+204%).
Situazione critica anche per i proprietari di negozi, uffici e capannoni, soggetti ad aliquote aumentate al livello massimo, tra lo 0,96% e l’1,06% (da 200 euro in più in su).
Per valutare tutte le aliquote imposte dai comuni, sarà molto utile recarsi sulle pagine apposite del Sole 24 Ore e di EdilTecnico, dove ogni contribuente potrà sapere a quanto ammonta l’aliquota del proprio Comune.
Confronto aliquote tra acconto e saldo
Prendendo in considerazione i primi 12 Comuni per popolazione elencati dal Sole 24 Ore, possiamo sintetizzare una lista che risulta in certi casi già emblematica di per sé, comprensiva di confronto tra l’aliquota dell’acconto e quella del saldo relativa all’abitazione principale. Andiamo a vedere:
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Roma
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,5%
Milano
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,4%
Napoli
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,5%
Torino
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,57%
Palermo
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,48%
Genova
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,5%
Bologna
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,4%
Firenze
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,4%
Bari
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,4%
Catania
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,4%
Venezia
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,4%
Verona
- Acconto: 0,4%
- Saldo: 0,48%
Scaricare i modelli di dichiarazione IMU
Sul sito del Ministro dell’Economia e delle Finanze è già disponibile scaricare i modelli di dichiarazione IMU ufficiali.
Saldo IMU: come calcolare
Calcolare l’ultima rata IMU (la seconda per chi ha deciso di pagare in due fasi, la terza per chi ha preferito dilazionare il pagamento in tre rate), sarà pressoché identico alla prima rata, e perciò:
- Moltiplicare per 160 la rendita catastale (rivalutata del 5%);
- Applicare l’aliquota comunale;
- Calcolare le eventuali detrazioni.
Per quanto riguarda l’applicazione delle detrazioni, prestate la dovuta attenzione: oltre a quelle pari a 200 euro (più 50 euro per ogni figlio a carico under 26), dovrete anche considerare le ulteriori possibili detrazioni previste dal vostro Comune: alcuni Comuni infatti hanno deciso di non far pagare o effettuare ulteriori detrazioni a determinate categorie di contribuenti, come anziani, disabili, redditi sotto una certa soglia e altri soggetti che presentano difficoltà di varia natura.
Termine per la presentazione della dichiarazione IMU
Il termine per la presentazione della dichiarazione IMU è stato invece prorogato a febbraio 2013, agevolando così tutti quei professionisti, contribuenti e Caf che potrebbero riscontrare delle difficoltà. Il precedente termine di scadenza del 30 novembre 2012 viene così abolito.
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