Anche le fondazioni bancarie dovranno pagare l’IMU. Si spengono così le polemiche su uno dei principali tormentoni che ruotano attorno all’Imposta Municipale Unica, ma se ne accendono ulteriori su un altro versante: la Chiesa e gli enti no profit saranno esenti.
IMU sì: le fondazioni bancarie
Stanotte è arrivato l’emendamento che approva che l’esenzione IMU non si applicherà alle fondazioni bancarie. Il senatore Lannutti, a tal proposito, si è espresso così: "Si è messa fine a una profonda ingiustizia". Ma è un sospiro di sollievo sincero oppure tirato? Le controversie sulla questione, infatti restano: a partire dalla Fondazione Cariplo che ha inviato alla redazione di Repubblica.it un documento in cui si attesta il regolare pagamento dell’IMU per l’anno 2012 (l’esenzione spettava solo gli edifici usati per attività filantropica).
IMU no: Chiesa ed enti no profit
Allontanandoci dal fronte bancario, resta però l’esenzione per Chiesa ed enti no profit, andando a creare un ulteriore paradosso, che viola esplicitamente le leggi Ue in materia.
Le attività, per essere considerate non commerciali, dovranno rispettare i seguenti requisiti:
- non dovranno distribuire utili e avanzi di gestione, oltre a fondi, riserve o capitale durante la vita dell’ente, in favore di amministratori, soci, partecipanti, lavoratori o collaboratori;
- avranno l’obbligo di reinvestire eventuali utili e avanzi di gestione solo per sviluppare attività funzionali allo scopo istituzionale di solidarietà sociale;
- avranno l’obbligo di devolvere il patrimonio dell’ente non commerciale, in caso di scioglimento.
Gli enti no profit dovranno adeguare entro il 31 dicembre 2012 il proprio Statuto a quanto prevede il Regolamento per usufruire dell’esenzione.
Altre condizioni per cui sussista il caso di esenzione comprende che le attività assistenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive svolte dagli enti no profit, non richiedano in alcun caso un rimborso o un corrispettivo simbolico, a patto che questo non sia superiore alla metà dei corrispettivi medi previsti per attività svolte in maniera analoga nel medesimo ambito territoriale.
Esente dal’IMU anche la Chiesa, per ciò che concerne le parti dell’edificio destinate ad attività effettuate con modalità no profit, mentre per ciò che concerne le scuole paritarie la questione risulta ancora controversa, ma l’impressione, come ha rivelato anche il ministro Profumo, è che si corra verso un’esenzione dal pagamento anche per tali istituti.
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