L’Italia rappresenta il 22% delle superfici europee destinate a vigneti e il 10% su base mondiale. A livello agricolo, la viticoltura rappresenta il 5% dell’intero valore dell’agricoltura italiana e gli industriali del vino garantiscono il 5% del PIL dell’industria alimentare.
Il Gruppo Cariparma Crèdit Agricole ha stanziato 50 milioni i euro nei confronti del mondo del vino, per sostenere le spese straordinarie (in particolare quelle connesse alla vendemmia, come la manodopera stagionale) e anticipare gli incassi futuri derivanti dalla commercializzazione di uve e vino, misure alle quali possono avere accesso anche le imprese, clienti di Friuladria nelle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto; inoltre si formerà un team di esperti per supportare le aziende che lavorano sui mercati internazionali o che vogliono aprirsi all’export.
Prevista anche un’ampia gamma di finanziamenti ad hoc finalizzati al miglioramento qualitativo della produzione e all’adeguamento delle cantine.
Il vino italiano continua a crescere, ciò viene confermato degli ultimi dati Istat, che evidenziano un trend positivo, in particolare in Emilia Romagna, la produzione in ettolitri è salita nel 2013 a 739 milioni, in crescita del 18% rispetto al 2012, si attende la vendemmia di quest’anno, resa molto complicata dalle cattive condizioni meteorologiche che non hanno favorito la produzione.
Quella del vino, rappresenta una delle filiere più importanti per l’economia del nostro Paese.
L’Italia è da sempre uno dei principali produttori di vino all’interno dell’Unione Europea, alternando il primato con la Francia.
L’Italia rappresenta il 22% delle superfici europee destinate a vigneti e il 10% su base mondiale. A livello agricolo, la viticoltura rappresenta il 5% dell’intero valore dell’agricoltura italiana e gli industriali del vino garantiscono il 5% del PIL dell’industria alimentare.
Il Gruppo Bancario Cariparma prosegue il proprio impegno nei confronti del mondo del vino, iniziato nel 2013 con "Orizzonte Vino", un servizio innovativo dedicato agli operatori della filiera, offerta che prevedeva una consulenza esperta grazie ad appositi percorsi formativi destinati ai dipendenti che offrivano consulenza finanziaria alle aziende del comparto, un approccio nuovo, innovativo e fortemente strategico nel settore agroalimentare.
Un esempio della produzione è rappresentato dal Veneto, nel 2013 ha evidenziato una crescita degli ettolitri di vino prodotti, quasi il 20% in più rispetto al 2012, Banca Friuladria si conferma così partner di riferimento per gli operatori del proprio territorio.
A testimoniarlo sono i dati semestrali del 30 giugno 2014 che evidenziano una crescita dell’11 % delle erogazioni della Banca al settore agroalimentare sia del Veneto che del Friuli Venezia Giulia.
Banca Friuladria nell’ottica di rafforzare il suo ruolo ha recentemente stipulato un accordo per la gestione del servizio di incasso delle quote associative con il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, la più grande realtà nata a tutela di uno dei marchi più prestigiosi del vino italiano, forte di oltre 11 mila aziende associate.
Tale attenzione al comparto della viticultura e più in generale dell’agroalimentare (anche in vista dell’EXPO 2015), è confermata anche dai mercati internazionali, secondo i dati ISMEA, importano 6,42 milioni di ettolitri con un incremento in termini di valore del 3% rispetto al 2013.
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