GRECIA, CRISI DEBITO. La lama del default oscilla impietosa sul fragile collo della zona euro. La Grecia potrebbe essere la prima vittima - di questo gli investitori sembrano esserne certi. Ma i timori che l’ Irlanda e il Portogallo, e forse anche la Spagna, seguiranno subito dopo, stanno crescendo.
Quindi cosa si dovrebbe fare?
La storia è costellata di episodi di default sovrani. Per trovare alcune risposte, dovremmo quindi tornare indietro e fare un salto nel passato.
Il primo default sovrano documentato sembra essere accaduto proprio in Grecia.
L’anno era il 400 a.C, più o meno: Platone era un giovane filosofo alle prime armi, e Dionigi di Siracusa, un noto tiranno, aveva un problema: aveva preso in prestito troppo denaro dai suoi sudditi.
La soluzione di Dionigi fu quella di appellarsi alla solidarietà di tutte le tribù d’ Europa per mettere in un fondo comune una grossa somma di denaro, che avrebbe permesso a Dionigi di ripagare i debiti.
In realtà, Dionisio ordinò che tutto il denaro fosse consegnato al governo, sotto pena di morte. Poi fece ri-coniare ogni moneta, trasformando ogni singola moneta dracma in una moneta del valore di due dracme. Il tiranno fu in grado di pagare tutti i suoi debiti per intero; forse nessuno si accorse che il valore reale delle monete era stato dimezzato.
Se questo è il tipo di politica decisiva con cui gli investitori cercano di risolvere la crisi del debito della zona euro oggi, forse il Trattato di Lisbona avrà bisogno di alcuni emendamenti.
Va notato che Dionigi godeva di molti vantaggi rispetto allo stato contemporaneo greco. In primo luogo, era un tiranno e poteva largamente fare quel che voleva. In secondo luogo, tutti i suoi creditori erano nazionali. Non aveva preso in prestito soldi da tribù barbariche nel deserto del nord, ad esempio. Il governo greco, diversamente, ha creditori sparsi in tutta la zona euro.
La Grecia ha il vantaggio che utilizza ora una moneta a corso forzoso, e quindi non avrebbe bisogno di farsi realmente carico di un arrotondamento dell’ euro. La Banca centrale europea potrebbe semplicemente stamparne di più. Ma è difficile pensare che un’idea simile, non incontrerebbe una forte opposizione.
Si potrebbe obiettare che questo non è un esempio di default, ma piuttosto di inflazione attraverso una svalutazione della moneta. Forse è così. Ma è interessante che anche un tiranno come Dionisio abbia ritenuto preferibile svalutare la moneta, dimezzandone il valore, piuttosto che rimborsare anche solo la metà del valore nominale dei debiti accumulati.
Questo dimostra quanto sia più facile gestire un sovraindebitamento attraverso l’inflazione, piuttosto che ricorrendo a un haircut nominale. Forse Dionigi avrebbe dovuto affrontare una rivolta popolare se avesse rifiutato di rimborsare il valore nominale dei suoi titoli di credito.
Invece, la strategia dell’ inflazione gli ha permesso di continuare il suo regno del terrore sui popoli del Mediterraneo fino alla veneranda età di 65 anni.
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