GRECIA. E’ ufficiale. La Presidenza greca ha nominato Lucas Papademos, ex Vice Presidente della BCE, come primo ministro di un governo di coalizione ad interim. Il consensus è stato trovato. "Il nuovo primo ministro designato è Lucas Papademos", ha reso noto l’agenzia di stampa greca Ana sul proprio sito pochi minuti prima dell’annuncio ufficiale. Poi, la presidenza ha rilasciato la seguente dichiarazione: Il "capo di Stato, su porposta dei leader dei partiti politici, ha conferito il mandato di formare un governo a Lucas Papademos."
La scelta dell’ ex vice presidente della Banca centrale europea, 64 anni, è giunta dopo diverse ore di negoziati tra i leader dei partiti di destra, estrema destra e socialisti, sotto l’egida del Presidente della Repubblica. Il primo ministro greco George Papandreou aveva annunciato Mercoledì le sue dimissioni, per aprire la strada a un nuovo governo di coalizione, non facendo tuttavia menzione del nome del suo successore.
George Papandreou ha sottolineato che il nuovo governo "di consenso politico" avrebbe lanciato un "messaggio forte" ai partner europei della Grecia: "noi greci sappiamo assumere le nostre responsabilità e cooperare". Il Primo ministro uscente ha anche precisato che la scelta del successore è stata "principalmente istituzionale, cosa che rafforza le istituzioni".
Mercoledì, il governatore della Banca di Grecia, George Provopoulos, aveva espresso la frustrazione generale e palpabile nel paese, circa il rischio di un default imminente del Paese, facendo notare che la formazione "immediata" di un nuovo governo era "indispensabile" per garantire "il futuro del Paese nella zona euro "e salvare il suo sistema bancario. Provopoulos aveva anche auspicato un "governo forte" per l’attuazione del piano europeo adottato alla fine di ottobre e delle misure aggiuntive di austerità richieste alla Grecia.
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Mercoledì, il giornale liberale Kathimerini scriveva: "La Grecia è denigrata all’estero e il popolo greco vede i suoi leader politici giocare con il futuro del Paese". Ed ancora, il quotidiano socialista Ta Nea denunciava un "gioco bizantino", mentre il settimanale in lingua inglese Athens News parlava di un "naufragio senza un capitano."
In particolare, ha sottolineato la stampa, l’ingresso dell’ Italia, anch’essa schiacciata dal peso del debito, nella spirale di una crisi politica, potrebbe scoraggiare ulteriormente i partner europei e i creditori della Grecia a lottare per questo piccolo paese, anello debole della moneta unica.
Il nuovo primo ministro dovrà affrontare parecchie sfide, la prima delle quali lo vedrà impegnato sul fronte “austerity”, nel tentativo di accelerare l’adozione delle misure imposte al Paese, e su quello del debito, con l’obiettivo di cancellare quasi un terzo del 350 miliardi che stanno soffocando la Grecia. Per far questo, dovrà disporre di un sostegno politico allargato, pur nella consapevolezza di dover gestire inevitabili dispute interne, e prepararsi per elezioni anticipate a febbraio.
L’Unione europea ha bisogno di qualcosa di più, e non mere "dichiarazioni di intenti" per risolvere la crisi del debito, ha detto il cancelliere tedesco Angela Merkel. L’ eurozona pretende garanzie per sbloccare entro il 15 dicembre il pagamento della tranche da 8 miliardi di euro, senza la quale il paese sarebbe in default di pagamento.
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