Dopo una doppia falsa partenza, le autorità sono finalmente giunte ad un accordo per scongiurare il tracollo finanziario della Grecia, rilasciare entro il 2013 le tranche di aiuti per oltre 40 miliardi di euro e alleviare, nel giro di un decennio, le pene da debito che stanno letteralmente soffocando il paese ellenico.
Gli aiuti alla Grecia
Le misure, tra le quali rientra ad esempio la riduzione dei tassi di interesse sui prestiti ricevuti per il salvataggio, comporteranno delle perdite per i creditori, ma sono state disegnate per ridurre il livello del debito della Grecia e portarlo al 124% del prodotto interno lordo entro il 2020, il 20% in meno all’attuale debito di Atene.
Nonostante alcune incertezze e diverse perplessità, entro il 13 dicembre saranno concessi gli aiuti alla Grecia per 34.4 miliardi di Euro, mentre altri 9.3 miliardi saranno elargiti in tre "sub-tranche" nel primo trimestre del 2013, a patto che la Grecia faccia i propri compiti a casa, adottando le riforme necessarie, incluse nel programma di aiuti.
L’accordo
Il Fondo Monetario Internazionale, nella persona di Christine Lagarde, ha insistito molto in queste fasi di trattativa affinché si trovasse un accordo per permettere alla Grecia di raggiungere, entro il 2020, un debito pari al 120% del PIL. Ma tali misure avrebbero comportato necessariamente una perdita ingente per i paesi creditori, una soluzione che ha fatto storcere il naso tanto in Germania, quanto in Olanda.
L’accordo tra le parti, dunque, sta nel mezzo: il FMI ha concesso che per il 2020 il debito della Grecia sia portato al 124% del PIL, ma a patto che entro il 2022 si giunga al di sotto del 110% - una promessa che potrebbe implicare futuri ed ulteriori allentamenti nella gestione del debito.
Vecchi conti
L’assistenza e i prestiti forniti mediante il secondo bailout della Grecia, per un totale di 440 miliardi di Euro sarà portato a maturazione tra 15 anni, parallelamente è stato posticipato il pagamento dei termini per il secondo salvataggio di 10 anni.
Sette miliardi di Euro, nella forma di titoli di Stato posseduti dalla Banca Centrale Europea, saranno ripassati alla Grecia e contribuiranno ad una riduzione di circa 4.6 punti percentuali del debito sul PIL.
Rimangono, tuttavia, ancora altri punti in sospeso, come ad esempio le modalità per ripagare i debiti nei confronti dei paesi creditori. A tal proposito, il FMI prende tempo e spiega alla stampa che tali schemi saranno rilasciati soltanto dopo che la Grecia abbia ricevuto gli aiuti di cui ha bisogono.
- Dal maggio del 2010, le alte cariche dell’Eurozona hanno dovuto accordarsi per un secondo bailout alla Grecia e, per ben due volte, riconcordare il piano per gli aiuti. Che questa sia la volta definitiva?
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