È un provvedimento shock quello che entrerà in vigore in Grecia, forse già a partire dalla prossima settimana. I bar, ristoranti, negozi e caffè, che non emetteranno regolare ricevuta fiscale ai clienti, daranno loro il diritto di andare via a pancia e mani piene senza pagare un euro di conto. L’obiettivo è contrastare l’evasione fiscale nella vendita al dettaglio, diventata una piaga sociale che sta portando il Paese sull’orlo del fallimento.
Secondo la stampa locale, questa idea costituisce una vera e “propria rivoluzione culturale in un Paese dove il conto del ristorante arriva (se arriva) quasi sempre scarabocchiato a matita su un tovagliolo di carta”.
Le stime dell’evasione fiscale
L’evasione fiscale in Grecia è stimata intorno ai 40-60 miliardi di euro l’anno e il governo ellenico ha iniziato la sua lotta contro questa piaga sociale già dal 2009, ma purtroppo con scarsi risultati. Secondo la guardia di finanza la maggior parte dei ristoratori e albergatori (con percentuali che vanno dal 53 al 74% a seconda della zona) incuranti della profonda crisi che interessa il Paese “continuano imperterriti a non emettere ricevute fiscali, evadendo così le tasse non solo a danno dell’economia nazionale ma dell’immagine e della credibilità della Grecia all’estero e nei confronti dei creditori internazionali.”
Senza scontrino si va via senza pagare
È scaturita da questa situazione la proposta del Ministro dello Sviluppo che vuole autorizzare “i clienti che non riceveranno scontrino fiscale ad andarsene senza pagare.” Secondo il quotidiano ellenico Kathimerini si tratta di una “normativa senza precedenti” che potrebbe entrare in vigore già a partire dalla prossima settimana.
Nelle nuove regole che la Grecia dovrà applicare, e che sono inserite nel Memorandum firmato da Atene con i creditori internazionali, oltre all’obbligo di consegnare lo scontrino, ci sarà anche quello, per bar e ristoranti, di riportare in evidenza sui loro menu questo nuovo diritto dei consumatori.
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