La Fitch Ratings, si pronuncia in direzione di una scarsa possibilità che la Grecia possa abbandonare l’euro nel breve periodo, anche in previsione di difficoltà che possano nascere sulla gestione del debito interno.
Tuttavia gravano anche dubbi sulla decisione dell’Europa di concedere ulteriori aiuti, necessari ad una riduzione del debito che si pone fondamentale importanza per la Grecia per tornare ad essere appetibile agli investitori.
La Troika valuterà la sostenibilità della Grecia
Nel fine settimana la Troika sarà impegnata a pronunciare la propria opinione sulla sostenibilità di lungo periodo del debito pubblico ellenico e sui progressi del paese nel quadro del piano di assistenza da 173 miliardi di euro, concessi dopo la votazione a favore in Parlamento sulle norme di Austerity per il biennio 2013-2014 e la riforma del mercato del lavoro.
Secondo la Fitch Ratings la sostenibilità del debito greco potrà avvenire solamente con la combinazione di un profondo taglio dei tassi d’interesse sui prestiti nell’Eurozona, di una rinuncia della Banca centrale europea dei profitti sui titoli di Stato ellenici in suo possesso e dello spostamento del peso del costo del sostegno agli istituti di credito al Fondo salva Stati.
I Ministri delle Finanze decideranno su ulteriori aiuti da concedere alla Grecia
Nel fine settimana si terrà la seconda importante votazione parlamentare sul budget 2013. L’esito del voto avrebbe dovuto sbloccare definitivamente il versamento della tranche di aiuti da 31,5 miliardi di euro, tuttavia la decisione sembra non essere così vicina come ci si aspettava.
E’ molto probabile, infatti, che sarà necessario un ulteriore incontro dei Ministri delle Finanze dell’Eurozona, oltre a quello del 12 novembre, prima che una decisione sull’erogazione della tranche di aiuti da 31,5 miliardi di euro venga presa.
I timori nati su un possibile rinvio dell’erogazione di nuovi aiuti, ha portato il governo greco alla decisione di emettere titoli di Stato a breve termine per rimborsare i 4,1 miliardi di bond in scadenza il 16 novembre ed evitare così un default sul debito.
Atene metterà dunque in asta bond a 1 e 6 mesi per un totale di 3,125 miliardi, anche se il default sembra una possibilità abbastanza remota.
Gli Stati membri dell’Eurozona hanno in ogni caso una responsabilità sulla situazione, anche se per molti Paesi vi sono vincoli parlamentari da affrontare prima di aiutare ulteriormente Atene.
Tra i possibili interventi che l’Europa possa apportare sulla economia greca, figura il riacquisto dei titoli di debito ellenici detenuti dagli investitori privati.
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