Grecia: Tsipras presenta un nuovo piano di riforme

Felice Di Maro

02/04/2015

Valgono 6 miliardi di euro ma se il 9 aprile non non riceve nuovi fondi diventa insolvente verso il Fmi e rischia il default.

Grecia: Tsipras presenta un nuovo piano di riforme

La Grecia ha presentato all’Euro Working Group una nuova lista di riforme molto più dettagliata delle precedenti che prevede interventi per 6 miliardi di euro. Rischia però di dover dichiarare insolvenza se il 9 aprile non verserà al Fondo monetario internazionale 450 milioni di euro come previsto dal programma dei prestiti. Al riguardo il ministro greco degli Interni, Nikos Voutsis, in un’intervista a "Der Spiegel" ha dichiarato:

Se non verranno concessi né nuovi fondi e né una proroga delle scadenze dei rimborsi più vicini la Grecia non potrà rimborsare in tempo il Fmi. Dobbiamo trovare un accordo per posticipare il pagamento e scongiurare il default sul debito. Abbiamo denaro sufficiente fino a meta’ aprile.

Appare chiaro che se entro una settimana più o meno non si fa un accordo per un nuovo prestito la Grecia rischia il default. Fare un accordo però non è facile in quanto gli incontri tecnici che non si sono mai interrotti non hanno prodotto nessuna bozza di accordo.

Verrà accettato il nuovo piano di riforme?

Si nota che Tsipras ha cercato di fare in modo che il suo programma elettorale con il quale ha vinto le elezioni il 25 gennaio sia presente accettando ovviamente le richieste di Bruxelles nelle sue generali.

Il piano è molto più articolato, ma secondo il Financial Times che ha pubblicato il documento dice che nonoistante la lista dia maggiori dettagli sulle misure rispetto agli elenchi arrivati in precedenza non affronta molti dei punti che la ex Troika vorrebbe come la revisione del sistema pensionistico e una maggiore liberalizzazione del mercato del lavoro. A quanto pare le privatizzazioni saranno oggetto di trattativa ma si tenga conto che sono state già realizzate e in diversi settori, almeno Tsipras non sembra intenzionato a farle ancora e le vuole trattare caso per caso.

Proprio sulle pensioni ci sono 1,1 miliardi di euro di spesa per quest’anno, più della metà destinati al ristabilimento della tredicesima per i le pensioni dei redditi bassi, un provvedimento che pesa per 600 milioni. Si prevede di ricavare 875 milioni di euro dal rafforzamento delle attività di audit su una lista di trasferimenti bancari e soggetti offshore" e 600 milioni da una "nuova lotteria".

Cosa importante si sospende la clausola “zero deficit” che porterebbe altri tagli alle pensioni degli statali e questo aggiunge 326 milioni alle spese statali. Nel capitolo “riforma del lavoro” è poi previsto un aumento graduale del salario minimo e il rafforzamento della contrattazione collettiva, misure che si trovavano anche nella prima lista presentata da Varoufakis.

Sulle privatizzazioni si ribadisce che i contratti esistenti saranno onorati e le procedure avviate proseguiranno, mentre per le altre previste dal Memorandum si procederà caso per caso. Confermato i loro valore: 1,5 miliardi, contro i 2,2 preventivati dal precedente Governo.

Sull’avanzo primario si prevede un surplus del 3,9% del Pil, superiore a quello stabilito dal programma precedente, e contro le iniziali intenzioni di Tsipras e Varoufakis di ridurlo. Si tratta di un punto caldo che certamente sarà valutato con attenzione dai vertici di Bruxelles.

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