Colloquio amichevole di oltre due ore tra Alexis Tsipras, la cancelliera Angela Merkel e il presidente francese Hollande. Le dichiarazione del Ministro Padoan.
I negoziati tecnici con il Brussels Group debbono continuare per un nuovo programma di aiuti. Questa è la sintesi dell’incontro di ieri sera tra la Merkel, Hollande e Tsipras, dopo la cena del vertice per il partenariato orientale. Sembra proprio che non debbano essere i politici a fare scelte di alleggerimento del debito greco.
Il nostro ministro delle finanze Pier Carlo Padoan ha dichiarato che il problema non è tanto nell’immediato ma nel medio periodo. Intervistato da Repubblica ha detto:
L’uscita dall’Euro della Grecia sarebbe uno choc anche per l’Italia perché il sistema diventa più fragile.
L’Italia verso la Grecia ha un credito di 39 miliardi di euro circa dopo la Germania e la Francia. La sua dichiarazione è importante. Si tenga conto che Olanda, Finlandia e Portogallo lo dicono apertamente che non hanno intenzione di aiutare la Grecia. E questo significa che le soluzioni politiche di Tsipras non ci saranno almeno nell’immediato. Si spera nel G7 finanziario di Dresda da mercoledì 27 a venerdì 29 maggio.
Dubbi sulla fattibilità di un terzo programma di aiuti sono stati espressi dal ministro tedesco delle finanze Wolfgang Schaeuble perché la Grecia non ha più un avanzo primario, non rispetta le condizioni e chiaramente secondo lui non vuole un programma di aiuti. Eppure un portavoce del governo ellenico ha ammesso che, in mancanza dello sblocco dell’ultima tranche di aiuti, pari a 7,2 miliardi di euro, da parte dei partner europei Atene non sarà in grado di far fronte al pagamento della prossima tranche dovuta al Fmi in scadenza il 5 giugno, pari a circa 300 milioni di euro. A giugno sono previste in tutto quattro tranche: il 5, il 12, il 16 e il 19 per un totale di 1,55 miliardi.
TENSIONE SUI MERCATI FINANZIARI
In assenza di notizie rassicuranti di un accordo sul debito greco sono tornate la volatilità sul mercato dei titoli di Stato e di quello dei titoli azionari: si viaggia in territorio negativo. Tra i più penalizzati dalle vendite il Bund tedesco a 10 anni che vede il rendimento tornare a sfiorare lo 0,70% (0,654%). Meno accentuata sul Btp decennale con un rendimento in rialzo all’1,86% rispetto all’1,82% di avvio di seduta mentre lo spread con il Bund si restringe leggermente a 121 punti.
La borsa di Francoforte cede lo 0,45%, Parigi lo 0,37% e Madrid lo 0,41%. A Milano l’indice Ftse Mib perde lo 0,63% a 23.622 punti anche se Goldman Sachs continua a consigliare di sovrappesare (overweight) l’azionario globale, pur raccomandando "selettive strategie di copertura". Gli esperti della banca d’affari Usa hanno, invece, una posizione di sottopeso (underweight) sui titoli di Stato e si aspettano un ulteriore aumento dei rendimenti per fine anno.
La Grecia è davvero sull’orlo del default?
I deputati di Syriza annunciando che il Governo senza nuovi aiuti non rimborseranno i 300 milioni di euro che deve al Fmi il 5 giugno, ma pagherà invece stipendi e pensioni perché i cittadini contano più dei creditori internazionali hanno fatto una scelta che non è stata presa in considerazione da dei vertici dell’Ue, Bce e Fmi. Anche se la Bce ha aumentato di 200 milioni di euro la liquidità d’emergenza alle banche (Ela) rinviando l’eventuale stretta sull’haircut, lo sconto sul valore dei bond greci non è sufficiente perché almeno nell’immediato non crea liquidità. Si tenga conto che Moody’s vede "alta" la possibilità di un congelamento dei depositi bancari. Se un paese della zona euro fa default si voglia è tutta l’Ue che perde di credibilità a livello mondiale.
Il premier Tsipras non si scoraggia e continua a puntare su un accordo politico. I negoziati a livello tecnico sono ripresi dopo una pausa di qualche giorno e pare che i lavori vanno avanti. Si tenga conto il governo greco ha presentato al Brussels Group proposte sui tre nodi principali quali pensioni, mercato del lavoro e una semplificazione dell’Iva, con due aliquote. Quella sull’Iva sembra sia stata già criticata, quindi il Governo starebbe pensando ad una misura sostitutiva: un’imposta dello 0,1-0,2% sulle transazioni bancarie (ad eccezione dei prelievi al bancomat e dei pagamenti con carta).
Secondo la Bloomberg, i creditori avrebbero aperto a un compromesso sul salario minimo che Tsirpas vuol aumentare, ma riterrebbero una riforma delle pensioni inderogabile.
L’obiettivo della Grecia è un’intesa globale che metta fine all’austerity e comprenda una soluzione sul debito. Purtroppo quest’obiettivo non si vede ancora ma si sta lavorando per raggiungerlo.
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