Governo ostaggio di Berlusconi? Schifani minaccia, il PD si spacca

Daniele Sforza

11 Luglio 2013 - 14:45

Governo ostaggio di Berlusconi? Schifani minaccia, il PD si spacca

Berlusconi condannato e interdetto dai pubblici uffici? Il Pdl potrebbe non sostenere più il governo. E’ questa la "minaccia" di Renato Schifani. L’interdizione del Cavaliere potrebbe avere serie conseguenze sul futuro del governo, ma finché la Cassazione non si pronuncerà la lealtà è assicurata.

Divisioni interne al PD
Da nemici acerrimi di Berlusconi a leali sostenitori, e inevitabilmente il PD si spacca in due. Da una parte la speranza che la giustizia grazi Berlusconi per evitare lo scatafascio di un governo già precario di per sé, dall’altra il malumore delle varie correnti interne.

Schifani promette lealtà, ma...

Schifani ha tuttavia voluto precisare che sull’eventuale condanna di Berlusconi non si è ancora discusso, visto che c’è, da parte del Pdl, un "rifiuto alla radice" di questo scenario. Il Presidente dei Senatori del Pdl, si è espresso così ai microfoni di Radio Anch’io:

Sulla vicenda giudiziaria di Berlusconi intendiamo avere un atteggiamento soft. Non c’è nessuna rivolta contro gli altri poteri dello Stato, ma abbiamo il diritto di informare i nostri elettori delle dinamiche politiche e processuali davanti alle quali ci troviamo.

Le reazioni

Sulle dichiarazioni di Schifani, vanno cauti il ministro per gli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi, Dario Franceschini e il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.

Il primo non vede un rischio elevato di caduta del governo, citando quei segnali politici che mirano tutti a "garantire la solidità del governo". Anche Franceschini s’improvvisa pompiere:

Non possiamo impedire a un partito di esprimere opinioni che non condividiamo, ma non ci sarà nessuna ripercussione sull’attività legislativa e il Governo andrà avanti finché avrà la fiducia del Parlamento.

Squinzi, infine, è quello che sembra temere di più la débacle del governo attuale e appella tutti ad assumersi le proprie responsabilità per continuare sulla strada intrapresa.

Più duro il segretario del PD Guglielmo Epifani:

Ci deve essere un chiarimento serio: o il Pdl dimostra di essere interessato ai problemi del Paese anziché alle vicende giudiziarie di Berlusconi, oppure, con la stessa forza con cui abbiamo fatto nascere questo governo, diciamo che così non si può proseguire. C’è un limite oltre il quale il nostro senso di responsabilità non può andare.

Ironia e rabbia sul web

Sul web, intanto, monta la rabbia, già cominciata ieri, soprattutto da parte degli elettori del PD, che non ci stanno a vedersi ostaggio del partito concorrente e che si dichiarano ormai delusi e rassegnati.

Chissà, tra una settimana, cosa ci diranno i sondaggi sulle intenzioni di voto: qualcosa ci dice che dovremmo tenerli d’occhio con maggiore interesse.

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