La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta ai danni di Tiziano Renzi, padre del Premier Matteo. L’accusa è di bancarotta fraudolenta
La Procura di Genova avrebbe posto nel registro degli indagati Tiziano Renzi, padre del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. L’accusa è di bancarotta fraudolenta.
L’inchiesta è relativa al fallimento della società di distribuzione Chil Post, avvenuto nel maggio 2013. Tiziano Renzi avrebbe rilevato passaggi sospetti dei rami d’impresa, e comunque delle uscite di denaro ingiustificate.
A occuparsi della questione è il pm Marco Ayroldi, insieme al procuratore aggiunto Nicola Piacente. La bancarotta viene contestata ad altre tre persone, ex amministratori della società.
L’avviso di garanzia è stato notificato al padre del premier il 15 settembre, e coincide con la richiesta di proroga di indagini al Gip.
L’azienda avrebbe dichiarato fallimento 2013, quando il padre di Renzi l’aveva già ceduta a un imprenditore genovese.
La stessa società risulta essere stata intestata proprio a Matteo Renzi e alle sue sorelle tra il 1999 e il 2004. Risultano anche contributi figurativi versati al Premier.
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