Governo Renzi: imbarazzo per i Rolex regalati alla Pinotti

Adele Restivo

13 Maggio 2016 - 13:17

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti avrebbe ricevuto in dono alcuni Rolex nel corso di una missione di Finmeccanica in Kuwait. Ecco cosa è successo e cosa dice la legge sui doni di rappresentanza.

Governo Renzi: imbarazzo per i Rolex regalati alla Pinotti

Dagospia, il sito di retroscena politico-economici, nei giorni scorsi, ha sganciato una delle sue bombe: il ministro della Difesa Roberta Pinotti avrebbe ricevuto dal governo del Kuwait importanti gioielli in regalo: due Rolex, pare fossero per le figlie, e un altro orologio Rolex in oro bianco, tutto tempestato di brillanti, destinato a lei. Valore oltre 43mila euro.

I regali sarebbero il suggello dell’emirato arabo, per il ruolo svolto dalla Pinotti, a conclusione dell’accordo con Finmeccanica (ora Leonardo) per la vendita di 28 caccia Eurofighter.

Doni di rappresentanza: cosa dice la legge?

Secondo il Ministero della Difesa le notizie apparse su Dagospia sarebbero da considerare prive di qualsiasi fondamento, perché il ministro Pinotti ha sempre seguito le prescrizioni contenute nel Dpcm del 20.12.2007 riguardo i cosiddetti doni di rappresentanza. Cioè:

"ove ne ricorrono le condizioni, detti doni vengono quindi presi in consegna e custoditi dall’amministrazione Difesa".

In sostanza i preziosi regali non sarebbero finiti nelle mani del ministro Pinotti, né delle figlie.

Il comunicato stampa del ministero della Difesa fa riferimento al decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 20 dicembre 2007, quando a Palazzo Chigi sedeva l’allora premier Romano Prodi.

Il decreto disciplina la questione dei doni di rappresentanza, doni preziosi, molto frequenti e considerati segno di amicizia e ospitalità, specialmente nel mondo arabo.

Il decreto prevede che il valore dei doni di rappresentanza che i membri dell’esecutivo e loro congiunti possono accettare è di 300 euro al massimo. I regali eventualmente ricevuti, in occasione di missioni in Italia o all’estero, devono essere stimati dall’ufficio del bilancio di Palazzo Chigi e, se il valore risulta superiore alla cifra limite, i doni sono destinati alle sedi di rappresentanza o dati in beneficenza.

Il giallo del Rolex della Pinotti

Dagospia lascia intendere che il ministro della Difesa Roberta Pinotti, al contrario di quanto previsto, non avrebbe reso noto il fatto, ma avrebbe tenuto per sé la notizia dei preziosi doni di rappresentanza e, per evitare fughe di notizie, tutta la scorta del ministro avrebbe ricevuto encomi solenni, conferiti di solito a fine mandato.

Insomma, la vicenda dei Rolex per la ministra della Difesa Pinotti è tutt’altro che chiarita. Sembra che si sia svolto nei giorni scorsi un duro confronto tra la ministra e il premier Renzi in persona, a dir poco seccato per tutta la vicenda.

Rolex e doni di rappresentanza: i precedenti del Governo Renzi

Non è la prima volta che il Governo di Matteo Renzi si trova in serio imbarazzo a causa di preziosi regali di rappresentanza.

Fu per primo l’allora ministro delle Infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi a trovarsi in difficoltà e a doversi poi dimettere per il Rolex donato al figlio da imprenditori inquisiti; poi fu la volta della delegazione di Palazzo Chigi in visita a Ryad, in Arabia Saudita, che ricevette costosi Rolex.

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