Giordania: il fratellastro del re agli arresti domiciliari: aveva criticato il governo

Mario D’Angelo

04/04/2021

04/04/2021 - 15:53

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L’ex principe ereditario della Giordania, Hamzah bin Hussein, afferma di essere stato messo agli arresti domiciliari per aver criticato il governo del fratellastro.

Giordania: il fratellastro del re agli arresti domiciliari: aveva criticato il governo

L’ex principe ereditario della Giordania Hamzah bin Hussein, fratellastro del sovrano Abdullah II, è stato messo isolato nella sua abitazione. A comunicarlo è stato lo stesso Hamzah, in un video comunicato ottenuto da BBC e Financial Times. Secondo quanto afferma lo stesso principe, l’esercito giordano gli ha imposto di non lasciare la sua casa.

La mossa da parte del governo giordano appare inusuale in un Paese che è sempre stato uno dei più stabili alleati dell’Occidente.

Giordania, arresti nella famiglia reale

In contemporanea, secondo l’agenzia di stampa di Stato, Petra, sono stati arrestati “per ragioni di sicurezza” un altro membro della famiglia reale, Hassan bin Zaid, e un ex capo della corte reale ed ex ministro delle Finanze, Basem Awadallah. Quest’ultimo, negli ultimi anni, è stato consigliere del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman.

Il capo delle forze armate, Yousef Huneiti, ha detto che le misure sono “parte di indagini unificate intraprese dalle agenzie di sicurezza”.

Huneiti ha negato che Hamzah sia agli arresti domiciliari.

Zaid, lontano cugino del re, è il fratello di Ali bin Zaid, ufficiale dell’intelligence ucciso insieme a sette agenti della CIA in un attentato suicida nel 2010.

Cosa succede in Giordania

Ho ricevuto una visita del capo generale dello staff delle forze armate della Giordania questa mattina, che mi ha informato che non mi era permesso andare fuori per comunicare o incontrare persone, perché nelle riunioni cui ho partecipato in presenza o sui social media c’è stata critica verso il Governo o il Re”, ha detto in un video che la BBC dice essere stato consegnato dal suo avvocato.

Hamzah ha aggiunto di non essere “parte di una cospirazione o di una malevola organizzazione o di un gruppo finanziato da stranieri come vorrebbero le solite accuse nei confronti di chi critica”. Il principe ha aggiunto che molte persone che conosce, inclusi suoi amici, sono stati arrestate, e che le sue linee internet e telefoniche sono state tagliate, aggiungendo che quella del video sarà la sua ultima comunicazione.

Hamzah ha concluso dicendo di non essere lui la persona “responsabile per il crollo dell’amministrazione, per la corruzione e incompetenza” che ha caratterizzato la struttura governativa giordana degli ultimi 15-20 anni, e che è andata peggiorando “anno dopo anno”.

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