La Germania accetta il Fiscal Compact. Governo Merkel e opposizione hanno raggiunto un accordo che permetterà la ratifica del fiscal compact.
Dopo settimane di incontri, finalmente, è giunta l’intesa con l’opposizione dei Social Democratici (SPD) e dei Verdi.
La Cancelliera Merkel ha giocato un ruolo fondamentale per raggiungere la firma del fiscal compact, che fermerà la sfrenata corsa all’accumulazione di debiti.
Tutti e 27 gli stati membri dell’unione europea hanno aderito al patto, ad eccezione di Regno Unito e Repubblica Ceca.
Vedremo i primi effetti del fiscal compact a partire da gennaio 2013, l’obiettivo è quello di costringere i paesi dell’eurozona a rispettare gli accordi sui bilanci, evitando di intercorrere in situazioni di debito come quelle che attualmente minacciano la salute della moneta unica.
L’opposizione tedesca ha anche accettato l’ESM (European Stability Mechanism), il nuovo e permanente fondo di emergenza, che con un budget 500 miliardi di euro sarà pronto a partire dal prossimo mese.
Serviva l’approvazione dei due terzi del parlamento tedesco per poter approvare queste misure e, finalmente, dopo le lunghe trattative la Cancelliera Merkel è riuscita nel suo intento.
I contributi della Germania rappresenteranno il 27% del fondo ESM; 21.7 miliardi di euro, più l’ulteriore garanzia per gli altri 168.3 miliardi.
Le reazioni in Germania
Linke, il partito di estrema sinistra annuncia di voler proseguire ad opporsi a queste misure, mentre dalla Corte Costituzionale chiedono alla Merkel maggiori dettagli riguardo alle politiche europee per il bailout.
SPD, ha ottenuto la promessa di impegno da parte del governo che promuoverà una tassa di transazione, fortemente voluta anche dal Regno Unito.
Frank-Walter Steinmeier, leader di SPD, ha fatto sapere che porteranno avanti questa posizione anche senza il consenso di tutti e 27 gli stati membri: "formeremo una coalizione, fosse anche soltanto di 9 stati".
Infatti, secondo le regole comunitarie, per portare avanti una proposta di questo tipo serve una coalizione di almeno nove stati membri.
Traduzione per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte:BBC news
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