Germania: nuovi dati negativi. Contrazione in vista?

Erika Di Dio

8 Gennaio 2013 - 16:50

Germania: nuovi dati negativi. Contrazione in vista?

Le importazioni sono scivolate del 3,7%, mentre le esportazioni del 3,4%, secondo i dati rilasciati dall’Ufficio Federale di Statistica. Gli economisti interpellati da Reuters si aspettavano un aumento delle importazioni dello 0,4% e un calo delle spedizioni all’estero dello 0.5%.

Gli ordini industriali sono scesi dell’1,8% nel mese di Novembre, principalmente a causa di un forte calo della domanda da paesi non appartenenti alla zona euro.

La Germania è stata un pilastro della forza regionale nel corso dei tre anni della crisi del debito dell’eurozona, ma la sua economia è rallentata nel terzo trimestre dello scorso anno e gli economisti si aspettano una contrazione per l’ultimo trimestre.

Anche se molti pensano che la Germania riuscirà a sfuggire ad una recessione, mettendo in scena un costante miglioramento quest’anno, i dati di martedì hanno spinto alcuni economisti a prevedere una strada accidentata.

Germania trascinata dalla debolezza europea?

La debolezza dell’Unione Europea, dove la Germania vende circa il 60% dei suoi prodotti esportati, sta pesando sulle esportazioni. La crisi del debito sovrano ha spinto la maggior parte dei suoi partner ad aumentare le tasse e a tagliare la spesa, indebolendo l’appetito per i beni tedeschi, anche se la domanda proveniente dai mercati emergenti è andata a compensare questo.

Il calo delle importazioni solleva interrogativi circa la capacità dei consumatori tedeschi e delle imprese a sostenere la crescita durante la crisi dell’eurozona, come molti avevano sperato, con la disoccupazione in aumento e e il peggioramento del morale dei consumatori.

Domanda stabile?

Il Ministero dell’Economia ha minimizzato il calo degli ordini di produzione considerando le forti cifre di Ottobre.

"Nel complesso, la domanda sembra essersi stabilizzata. Anche il leggero miglioramento degli indicatori del sentiment provano questo", ha detto il ministero in un comunicato.

Tuttavia, gli ordini esteri sono diminuiti del 4,1%. "La domanda di beni di investimento rimane bassa in considerazione del debole contesto economico in Europa, dove esiste una significativa sovracapacità in molti luoghi", ha detto Bernd Hartmann, economista della VP Bank.

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