Gaza, colpito il grattacielo di Al-Jazeera e Associated Press

Marco Ciotola

15/05/2021

22/06/2021 - 14:56

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Aerei israeliani hanno bombardato il grattacielo al-Jala a Gaza, dove hanno sede i principali media locali. Salgono a 140 i morti nei 6 giorni di violenze

Gaza, colpito il grattacielo di Al-Jazeera e Associated Press

Ancora orrore a Gaza, dove è stato colpito dall’aviazione israeliana il grattacielo di al-Jala, noto perché sede dei principali media che agiscono sul territorio tra i quali Al-Jazeera e Associated Press.

Un attacco che per ora porta il triste bilancio dell’attuale escalation di violenze a 140 morti, di cui almeno 39 sono i minori, anche se si teme che nelle prossime ore questi numeri possano crescere.

La mossa era stata anticipata da Israele appena poche ore prima dei bombardamenti, sotto i quali l’edificio è rapidamente crollato.

I giornalisti si sono detti “scioccati e inorriditi”, e molti hanno evidenziato di essere ora al lavoro dall’ospedale, che in particolare una reporter di Al Jazeera ha definito “l’unico luogo sicuro per noi in questo momento”.

Gaza, colpito il grattacielo di Al-Jazeera e Associated Press

Nelle dichiarazioni ufficiali di Israele non è emersa finora nessuna volontà esplicita di colpire i media e il loro lavoro.

È stato evidenziato solo come Hamas sia solita utilizzare edifici molto alti a Gaza “a scopi militari.” Comunicazioni che sembrano ipotizzare - da parte israeliana - una funzione segreta per simili edifici:

“Hamas ha trasformato zone residenziali a Gaza in postazioni militari, usando gli edifici più alti di Gaza a scopi militari di vario genere, come raccogliere informazioni di intelligence, progettare attacchi e operazioni di controllo, e per tutte le comunicazioni. Alcuni elementi di spicco dell’organizzazione terroristica Hamas sono stati attaccati la scorsa notte in un appartamento utilizzato come infrastruttura terroristica nella zona di Shati, nel nord della Striscia di Gaza”,

hanno affermato vertici dei militari israeliani.

Il grattacielo di al-Jala è sede dei principali media che agiscono sul territorio come Al-Jazeera e Associated Press, oltre a diverse agenzie di informazione. Gli uffici proprio di al-Jazeera e della maggior parte delle agenzie si trovano ai piani più elevati dell’edificio.

Ma sono appena 12 i piani, velocemente crollati uno sull’altro dopo il bombardamento. Difficile poi - nel terribile e pur provvisorio bilancio relativo a morti e feriti - rilevare le ulteriori precisazioni arrivate dalla milizia israeliana, che ha evidenziato di aver fatto il massimo per non colpire nessun civile.

Per farlo, ha avvisato prima di colpire e ha compiuto un primo parziale attacco che ha definito “di avvertimento”, che avrebbe dovuto garantire tempo sufficiente ad abbandonare l’edificio

Intanto l’esercito israeliano prosegue nella sua offensiva, e anche stanotte sono andati avanti i bombardamenti e il lancio di razzi.

Stando agli ultimi bilanci i 6 giorni di violenze tra Israele e Hamas hanno provocato almeno 140 vittime, tra le quali si contano 39 minori e 22 donne. Oltre 950 invece i feriti finora.

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