G20: risorse aggiuntive per il FMI

Nadia Fusar Poli

4 Novembre 2011 - 17:08

G20: risorse aggiuntive per il FMI

G20, FMI - Il G20 si impegna a fornire risorse aggiuntive al Fondo monetario internazionale (FMI) per affrontare la crisi, "rapidamente se necessario". Questo è quanto annunciato Venerdì dal presidente dell’Unione europea a margine del vertice di Cannes.

"Il G20 è pronto (...) ad accordare risorse aggiuntive al Fondo Monetario Internazionale e a metterle a disposizione rapidamente, se necessario", ha detto ai giornalisti Herman Van Rompuy, presidente dell’Unione europea, appena prima della fine della riunione.
Tre "opzioni concrete" saranno definite dai ministri delle finanze delle grandi potenze ricche ed emergenti ", entro la loro prossima riunione", vale a dire nel febbraio 2012.

Van Rompuy ha parlato di "contributi bilaterali al Fondo come accadde durante la crisi finanziaria del 2009" e di emissioni di diritti speciali di prelievo (DSP), una sorta di attività di riserva creata dal Fondo, "per i contributi volontari ". La terza opzione sarebbe "un ente specifico creato in seno al FMI", "una sorta di fondo fiduciario (trust fund)" o conto speciale finanziato da contributi volontari, ha aggiunto il presidente UE.

"Diversi paesi hanno espresso la loro disponibilità a contribuire a questo aumento", ha assicurato il presidente, senza menzionarli. Il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, ha dichiarato alla conferenza stampa stessa, che l’incremento del Fondo non sarà specificamente finalizzati ad aiutare i paesi della zona euro, ma tutti quelli che ne avranno bisogno.

Christine Lagarde, direttore esecutivo del FMI ha dichiarato nel pomeriggio che le attuali risorse del fondo sono sufficienti per rispondere alle richieste di assistenza, aggiungendo che gli aiuti del FMI, essendo destinati agli Stati, non consentono al Fondo di prestare direttamente all’ EFSF, il fondo eruopeo di stabilità finanziaria. Gli Stati Uniti erano contrari ad un aumento generale delle risorse permanenti del Fondo monetario internazionale e il G20 ha dunque optato per un contributo più puntuale e volontario.

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