Torna a crescere la quotazione del Nikkei-225, dopo il buon dato sulla produzione industriale e la nomina ufficiale di Haruiko Kuroda alla presidenza della Bank of Japan. L’indice azionario nipponico è salito del 2,71%, spinto anche dalla buona performance di Wall Street e delle borse europee. Il nuovo governatore della BoJ, già alla Asean Development Bank, è noto per la sua aggressività in tema di politica monetaria, in linea con gli obiettivi del nuovo governo nipponico targato Shinzo Abe.
Sul forex lo yen si è indebolito nuovamente, dopo aver sperimentato un clamoroso exploit a inizio settimana. La moneta giapponese si è apprezzata molto tra lunedì e martedì, in quanto sono state liquidate velocemente grosse posizioni short aperte in precedenza dopo lo shock elettorale italiano.
Il tasso di cambio euro/yen è tornato a 121,80, dopo essere sceso lunedì fino a 118,70. Il cambio dollaro/yen, invece, è salito sopra 92,60. La volatilità sullo yen resta su livelli record. Il sentiment di avversione per il rischio tende a favorire l’aumento del valore dello yen: un altro problema in più per la BoJ, che dovrà spingere sull’acceleratore per favorire la svalutazione dello yen e combattere la deflazione.
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