Forex: volatilità in aumento, EUR/USD supera 1.36 ma poi inverte

Nicola D’Antuono

18 Novembre 2011 - 16:02

Forex: volatilità in aumento, EUR/USD supera 1.36 ma poi inverte

Il governo Monti ha ottenuto nel pomeriggio la fiducia alla Camera dei Deputati, dopo il via libera al Senato nella giornata di ieri. Il neo-premier in pectore Monti ha ottenuto di 556 voti a favore e di 61 contrari. Lo spread Btp-Bund resta sotto i 500 punti base. Intanto, sono arrivate delle precisazioni dalla BCE sul funzionamento del Security Market Programme avviato un anno fa per arrestare l’eccessiva crescita dei rendimenti sui titoli di stato della periferia europea. Il programma di acquisti di titoli era inizialmente rivolto alla Grecia, poi a Irlanda e Portogallo, infine è stato allargato a Spagna e Italia. Da allora la BCE ha impiegato già oltre 180 miliardi di euro ed il limite massimo di acquisti settimanali è stato fissato a 20 miliardi di euro.

Il governatore della BCE Mario Draghi ha affermato che le misure adottate dalla BCE per frenare la corsa degli spread sui bond sovrani sono temporanee e limitate. La Germania, dal canto suo, continua a ribadire la sua opposizione all’ampliamento dei poteri dell’istituto centrale europeo: Berlino non è d’accordo sull’eventualità di concedere alla BCE il ruolo di prestatore di ultima istanza attraverso una riforma dei Trattati europei. Il concetto è stato ribadito anche dal governatore della Bundesbank, Jens Weidmann, secondo il quale “non spetta alla BCE risolvere la crisi”.

Le borse americane hanno aperto in leggero rialzo, ma il trend sembra comunque essere orientato al ribasso per le prossime ore in linea con l’andamento dei listini europei. Sul Forex l’euro è nuovamente interessato dalle vendite, dopo che il cambio EUR/USD era riuscito anche a superare quota 1.36 a seguito del breakout di area 1.3550. Sul grafico a 4 ore appare piuttosto evidente la formazione di una candela “pinocchio” che evidenzia l’esaurimento del rialzo. I prezzi quotano ora poco sopra area 1.3520 e per le prossime ore il target price dovrebbe essere compreso tra 1.35 e 1.3580, salvo clamorosi tonfi di Wall Street.

In difficoltà anche EUR/JPY che è sceso sotto 104, anche se sullo yen gli acquisti sono diminuiti drasticamente da questa mattina tanto che anche USD/JPY è tornato sopra 76.80. Sul Forex vendite anche sulla sterlina con il cable a 1.5765 dai top intraday di 1.5887. Tra le commodity debole l’oro a 1715$ l’oncia e il petrolio Wti a 99$ al barile, che stanno soffrendo i forti acquisti sul dollaro americano.

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