Forex: tre ragioni per i recenti movimenti di CAD, AUD e NZD

Erika Di Dio

19 Febbraio 2013 - 14:35

Forex: tre ragioni per i recenti movimenti di CAD, AUD e NZD

Il Loonie, il Kiwi, e l’Aussie non sono chiamati "comdolls" per nulla - hanno infatti guadagnato i loro titoli come dollari delle commodity, perché le loro rispettive economie sono fortemente dipendenti dai prodotti di esportazione. In quanto tali, queste valute tendono ad avere una forte correlazione con i mercati delle materie prime, e di solito si muovono di pari passo l’una con l’altra.

Ma ultimamente, non è stato così, le comdolls sono andate in direzioni diverse. Perché queste valute ad alto rendimento non si muovono più insieme?

Motivo 1: Facilitare la domanda cinese

Anche se tutte e tre le economie traggono beneficio dall’appetito della Cina per le materie prime, l’Australia sembra essere la più sensibile alle fluttuazioni della domanda cinese. Dopo tutto, la Cina è responsabile per oltre un quarto del totale delle esportazioni australiane.

L’Australia e l’Aussie si sono trovati sul lato ricevente al culmine del boom della Cina, ma quando la crescita nella seconda economia più grande del mondo ha cominciato a venir meno, anche la sua domanda di beni australiani e di Aussie ha cominciato a declinare.

Motivo 2: fondamentali divergenti

L’Australia ha visto la sua parte di relazioni deludenti di recente, nel commercio al dettaglio, nel mercato immobiliare, e nella produzione manifatturiera. Se ricordate, le vendite al dettaglio hanno rilevato un calo dello 0,2% nel mese di Dicembre. Allo stesso modo, anche il mercato immobiliare ha visto le sue perdite, vedendo calare i suoi permessi di costruzione del 4,4% nello stesso mese.

Nel frattempo, l’indice manifatturiero AIG continua a indicare la contrazione nell’industria manifatturiera australiana, recentemente pubblicando una lettura del 40,2 per il mese di Gennaio. Prendete nota, la presente relazione non ha visto una lettura sopra lo 50,0 (che indica la crescita) da Febbraio dell’anno scorso.

Anche il Canada ha mostrato segni di difficoltà, in quanto i livelli di occupazione sono scesi di recente di 21900 nel mese scorso. Inoltre, condivide gli stessi punti dolenti dell’Australia, i permessi di costruzione che sono scesi dell’11,2% nel mese di Dicembre, così come le vendite manifatturiere scese del 3,1%.

Ma mentre questi due paesi hanno avuto un periodo difficile, la Nuova Zelanda sembra tenere abbastanza bene. La domanda per le sue esportazioni principali, grano e latticini, è ancora forte e ha contribuito alla crescita economica del paese. Anche il commercio al dettaglio ha visto miglioramenti, ha recentemente registrato una crescita del 2,1% nel quarto trimestre 2012, superando le previsioni per un incremento dell’1,3%.

Motivo 3: posizioni differenti di politica monetaria

Come già detto la scorsa settimana, i partecipanti al mercato hanno iniziato a considerare un taglio dei tassi dalla RBA in seguito alla serie di notizie negative dalla Land Down Under. Inoltre non aiuta il fatto che i politici australiani siano stati molto loquaci circa il disagio causato dalla forza dell’Aussie.

Il verbale dell’ultima riunione della banca centrale conferma che un ulteriore allentamento potrebbe essere nei piani. La parte principale della relazione è che il mercato immobiliare ha beneficiato dagli ultimi round di tagli dei tassi.

D’altra parte, i politici in Canada e in Nuova Zelanda stanno vedendo il lato positivo dell’avere monete forti.

In uno dei suoi discorsi più recenti, il governatore della BOC Mark Carney, non è sembrato affatto preoccupato per il Loonie. Ha accreditato i suoi recenti progressi a una serie di fattori che includono la credibilità della banca centrale e un sano settore bancario in Canada.

Ha anche detto che il tasso di cambio forte è vantaggioso per il Canada, dal momento che rende più economica l’importazione di macchinari, attrezzature e tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il primo ministro della Nuova Zelanda John Key sembra condividere gli stessi sentimenti. Secondo quanto riferito, egli avrebbe detto che i consumatori in Nuova Zelanda traggono effettivamente beneficio dal recente rally del Kiwi!

Se i rapporti economici da Canada e Nuova Zelanda registreranno performance migliori del previsto la prossima settimana, sarebbero confermate le speculazioni secondo cui le due economie sono in grado di gestire valute più elevate.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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