Avvio incerto per Wall Street, mentre in Europa praticamente tutti i listini azionari sono passati in territorio negativo ad eccezione di Milano che sale dell’1% (stamattina però guadagnava anche più di tre punti). In forte calo lo spread tra Btp e Bund a 500 punti base dai top assoluti di 575 toccati ieri. I mercati ora scommettono su un possibile incarico a Mario Monti, appena nominato senatore a vita, per formare un governo tecnico che possa portare il paese fuori dalla crisi in tempi brevi. Seconda la banca d’affari Goldman Sachs, questa ipotesi porterebbe lo spread a 350 punti.
L’attenzione degli investitori è naturalmente tutta riversata sul vecchio continente per capire fin dove potrebbe spingersi questa grave crisi del debito dei paesi periferici, in particolare l’Italia che ha un debito pubblico di oltre 1900 miliardi di euro, tanto da far passare in secondo piano i market mover americani di questo pomeriggio. Le nuove richiese di sussidi per la disoccupazione sono scese a 390mila unità dalle 400mila della scorsa settimana (riviste da 397mila), mentre gli analisti si aspettavano un aumento a 401mila. Meglio delle attese anche la bilancia commerciale che a settembre ha mostrato un deficit di 43,1 miliardi di dollari. Gli analisti si attendevano un dato peggiore a -46,1 miliardi.
Sul Forex grande incertezza sul mercato dell’euro. Il cambio EUR/USD, che si era spinto fino a 1.3652, è tornato a scendere con forza fino in area 1.3550. Ora se Wall Street dovesse peggiorare, la sensazione è che i prezzi possano andare ad effettuare il breakout ribassista del supporto di 1.3550 per tentare un nuovo allungo verso il basso almeno fino a 1.3480. Anche EUR/JPY è nuovamente in difficoltà dopo un bel rimbalzo fino a 105.97: i prezzi restano in area 105.30, ma nelle prossime ore potrebbero andare ad effettuare un nuovo test del supporto di area 104.70. Sul Forex è debole la sterlina che contro dollaro è scesa fino a 1.5867. Ora siamo in area 1.59, ma sembra probabile un nuovo test dei minimi per un possibile target di brevissimo periodo compreso tra 1.5850 e 1.58. Vendite anche sull’oro che è sceso fin sotto 1740$ l’oncia.
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