Forex: rally di Natale? Ecco qualche possibile catalizzatore

Erika Di Dio

17 Dicembre 2012 - 14:50

Forex: rally di Natale? Ecco qualche possibile catalizzatore

Credete nel rally di Babbo Natale? No, non è un allegro vecchietto che regala un sacco di pip ai trader che sono stati bravi tutto l’anno. Il rally di Babbo Natale si riferisce alla forte impennata dei prezzi che si verifica verso la fine dell’anno, in particolare per quanto riguarda le azioni. Alcuni dicono che questo è il risultato delle prese di profitto, degli adeguamenti fiscali, o delle vibrazioni positive che si sprigionano in tutto il mondo durante le vacanze quando i lavoratori ricevono i bonus di Natale. Altri credono che questo rally avviene perché i pessimisti dei mercati vanno in vacanza.

Ma oltre a queste solite ragioni, qui ci sono un po’ di catalizzatori per un rally di Babbo Natale nel mercato forex:

Progresso nell’eurozona

Il peggio è passato nell’eurozona? Questo è stato uno dei problemi più pressanti per l’anno, ma abbiamo assistito ad un sacco di sviluppi positivi nella regione negli ultimi tempi. Per prima cosa, la questione del debito greco: il paese è finalmente riuscito ad ottenere maggiori finanziamenti da parte dell’UE e del FMI. A ciò ha fatto seguito la richiesta formale di bailout da parte della Spagna, che ha fatto nascere negli investitori la speranza che la quarta economia più grande d’Europa potrebbe avere maggiori opportunità di sfuggire ad un default.

In seguito, i ministri delle Finanze dell’UE hanno raggiunto un accordo sulla creazione di un’unione bancaria, dando alla Bce l’autorità di controllare e regolamentare tutte le attività bancarie della regione. Alla Bce è stata inoltre concessa la facoltà di intervenire e salvare le banche europee che mostrano segni di difficoltà.

Comunicato FOMC

Ricordiamo che Bernanke e i suoi uomini si sono impegnati a mantenere bassi i tassi d’interesse negli Stati Uniti fino a quando il tasso di disoccupazione sarà superiore al 6,5% e il tasso di inflazione inferiore al 2,5%. Oltre a questo, hanno deciso di ampliare il proprio programma di acquisto di asset di 45 miliardi di dollari nel mese di Gennaio.

Dal momento che questo si traduce in un periodo ancora più lungo di bassi tassi d’interesse e maggiore stimolo, probabilmente gli investitori non penseranno di reggersi saldamente al dollaro! Con questo, i trader potrebbero cercare di approfittare dei carry trade "parcheggiando" i propri soldi in valute a più alto rendimento invece.

Fiscal cliff

Ecco un’altra ragione per cui i partecipanti del mercato scommetterebbero su valute diverse dal dollaro statunitense. L’ultima volta che ho controllato, il Congresso degli Stati Uniti non aveva ancora messo a punto un piano solido per l’incombente Fiscal Cliff. Con appena un paio di settimane mancanti per i negoziati, il fatto che i Repubblicani e i Democratici abbiano rifiutato il compromesso potrebbe indicare che il giorno del giudizio per l’economia americana sta davvero arrivando. Anche se questo non stuzzica esattamente la propensione al rischio, potrebbe alimentare la domanda per valute a più alto rendimento le cui economie hanno migliori prospettive nel breve termine.

Maggiori stimoli Pboc

Sulla base dei dati economici rilasciati all’inizio della scorsa settimana, sembra che la seconda economia più grande del mondo non stia andando troppo bene. L’Indice annuale dei Prezzi al Consumo ha mancato le aspettative di un aumento del 2,1% e si attesta al 2,0% per il mese di Novembre, mentre il saldo della bilancia commerciale per lo stesso mese ha mostrato un mero surplus di 19,6 miliardi di dollari, molto inferiore alla lettura stimata di 26,7 miliardi.

Componenti del report hanno rivelato che sia le importazioni che le esportazioni sono state più deboli del previsto durante il periodo, in quanto la crisi della domanda globale ha pesato sull’attività commerciale. Ciò potrebbe spingere i funzionari della Pboc (People’s Bank of China) ad entrare in azione e mettere in atto misure volte a sostenere la crescita economica, come ad esempio un taglio del tasso d’interesse o una riduzione del loro Reserve requirement ratio.

Anche se la Banca centrale cinese non ha ancora intrapreso alcuna azione del genere, le aspettative di un ulteriore stimolo potrebbero spingere i trader a mettere in preventivo migliori prospettive di crescita. Dopo tutto, abbiamo assistito a diversi casi in cui i mercati hanno reagito positivamente agli sforzi di alleggerimento della Pboc.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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