Il piano di salvataggio di Cipro, approvato questa notte dall’Eurogruppo e basato sulla ristrutturazione del settore bancario, ha dato nuova linfa vitale alla moneta unica, che negli ultimi tempi aveva sperimentato una serie di ribassi fino a 1,2840 dollari sui minimi da circa 4 mesi. Il cambio euro/dollaro sta provando a rimbalzare, ma soprattutto a consolidare sopra la soglia di 1,30. Stamattina è avvenuto uno strappo fino in area 1,3050, ma senza alcun seguito rilevante.
Siamo in zona di resistenza e la risalita si preannuncia in ogni caso difficile. Molto dipenderà anche dal sentiment degli investitori, ma la sensazione è che il cambio euro/dollaro non mostrerà un trend rialzista di rilievo almeno fino a quando non mostrerà una chiusura daily superiore a 1,31. Il test di brevissimo periodo di area 1,30 potrebbe dare importanti indicazioni sull’andamento nella seduta di oggi.
Se ci sarà una tenuta di questa key-area, allora è probabile che i prezzi possano muoversi anche fin sopra 1,3050 con obiettivi compresi tra 1,3075 e 1,31. Tuttavia, la perdita decisa di 1,30 potrebbe innescare nuove pericolose vendite intraday con target a 1,2970 prima e 1,2930 poi. Una chiusura daily inferiore a 1,30 potrebbe spingere i prezzi fino a 1,2880 prima e 1,2840 poi nel giro di 2-3 giorni.
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