Il sentiment non particolarmente positivo sui mercati finanziari ha generato ieri forti vendite sull’azionario e l’obbligazionario, mettendo in difficoltà soprattutto quegli asset che finora erano stati acquistati a mani basse dagli investitori, ovvero azioni della periferia europea, Btp, Bonos e la moneta unica. Le vendite hanno fatto scattare particolari meccanissmi di correlazione, che hanno favorito il maxi-rimbalzo dello yen.
La divisa nipponica anche stamatttina continua a mostrare muscoli, sebbene il trend di fondo resti ancora molto negativo in scia alla politica monetaria ultra-espansiva della Bank of Japan. Sul forex il tasso di cambio dollaro/yen è sceso fino a 92,70, mentre il cambio euro/yen è atterrato a pochi passi da quota 124. La forza dello yen ha provocato forti vendite sulla borsa di Tokyo: l’indice Nikkei-225 è sceso dell’1,8%.
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