I timori sul debito pubblico europeo, ma anche su quello americano, abbinati alle aspettative di forte rallentamento dell’economia mondiale, hanno caratterizzato in negativo la prima parte della seduta. Gli investitori temono che ben presto anche la Francia possa perdere la tripla A (Moody’s ha lanciato l’allarme sullo stato di salute del paese transalpino), mentre negli Stati Uniti si fatica a trovare un’intesa tra repubblicani e democratici sul piano di rientro del debito pubblico.
Intanto, secondo quanto dichiarato dal direttore generale del FMI, Christine Lagarde, l’Ungheria avrebbe presentato una richiesta di aiuto finanziario al Fondo Monetario Internazionale a scopo precauzionale dopo che l’asta dei titoli di stato magiari avvenuta giovedì scorso ha registrato un’impennata dei rendimenti all’8,78% dall’8,17%. Le agenzie di rating già minacciano un nuovo declassamento per Budapest: S&P ha sotto osservazione l’attuale giudizio BBB- per un possibile downgrade.
Sono arrivate poi varie indicazioni sulla crescita economica per i prossimi anni, non di certo confortanti. In particolare, secondo la Bundesbank, la locomotiva tedesca rallenterà la sua crescita il prossimo anno a un tasso compreso tra lo 0,5% e l’1% rispetto alla precedente stima dell’1,8%. Secondo gli analisti di Nomura, la BCE taglierà il costo del denaro all’1% già nella prossima riunione di dicembre, senza aspettare marzo prossimo, e manterrà questo livello dei tassi per tutto il 2012.
Le borse europee proseguono in netto calo. La peggiore borsa continentale resta Milano con una flessione del 3,6%, mentre Francoforte e Parigi perdono rispettivamente il 2,5%. Anche Wall Street ha aperto in rosso. Sul Forex, nonostante la forte negatività odierna, l’euro per ora riesce ad evitare il tracollo. Il cross EUR/USD resta all’interno del trading range da tempo in atto sul chart a 4 ore. I prezzi sono in area 1.3460 e finora sono riusciti a rimbalzare una volta a contatto con il supportone di 1.3430. Nel brevissimo periodo non è da escludere un rimbalzo tecnico, magari fino a 1.35. Tuttavia, le prospettive restano negative e il cambio dovrebbero andare nuovamente a testare 1.3420 per un possibile breakout ribassista che spingerebbe i prezzi fino in area 1.3360-50.
Il cambio EUR/JPY quota in area 103.50, non lontanto dai bottom intraday di 103.22. In caso di breakout di questi livelli, i prezzi dovrebbero scendere almeno fino a 103 – 102.80 tra stasera e domani mattina. Sul Forex resta molto debole la sterlina, tanto che il cable è sceso fino a 1.5611 a seguito del breakout del supporto di 1.5690. Tra le materie prime vendite sull’oro, sotto 1700$ l’oncia, e sul petrolio Wti che è in area 96$ al barile.
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