Secondo il sito web del quotidiano belga De Standaard il salvataggio dell’istituto bancario franco-belga Dexia non sarebbe più praticabile alle condizioni pianificate in precedenza. Infatti, il Belgio non sarebbe in grado di sostenere la sua quota di finanziamento, per cui la Francia dovrebbe accollarsi maggiori oneri. Il dossier Dexia sta creando i presupposti per una maggiore incertezza sul mercato dei debiti sovrani, con la Francia sempre sotto pressione e sempre a rischio downgrade del suo rating di massima affidabilità creditizia “AAA”.
Intanto, asta deludente per i titoli decennali tedeschi: la domanda è stata pari a 3,64 miliardi rispetto ad un’offerta di 6 miliardi. Il rendimento si è attestato all’1,98%, il 35% è andato invenduto. Le borse europee sono in calo, mentre sul Forex grandi difficoltà per l’euro che stamattina ha subito forti vendite contro le majors. Il cross EUR/USD ha rotto gli indugi ed è andato ad effettuare il breakout ribassista del supporto di 1.3430-20: i prezzi hanno messo il turbo e sono scesi fino a poco sopra 1.3370, avvicinandosi al target segnalato più volte a 1.3360-50.
Sul Forex, se il cross EUR/USD ha rotto al ribasso la congestione in atto da alcuni giorni, il cambio EUR/JPY resta ancora all’interno del trading range poco sopra la major support area di 103.20. In caso di breakout ribassista di questo supporto, i prezzi dovrebbero approfondire il ribasso fino a 103 – 102.80. In grandi difficoltà anche la sterlina: il cable è sceso fino in area 1.5550, dimostrando una grande debolezza perfino più dell’euro. Tra le commodity l’oro resta sotto i 1700$ l’oncia, mentre il petrolio Wti quota in area 96.5$ al barile.
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