Secondo gli economisti di Bank of America Merrill Lynch, sul forex l’euro potrebbe essere la valuta più vulnerabile tra quelle del G-10 non appena la FED annuncerà ufficialmente l’inizio del “tapering”, ovvero la riduzione degli stimoli monetari. Gli esperti della banca statunitense mettono sotto la lente alcune variabili chiave, a partire dai tassi di interesse. Nell’area euro il costo del denaro resta su valori molto bassi, sui minimi storici allo 0,5%. Tuttavia, questi livelli sono in ogni caso i più alti in rapporto a inflazione, crescita e disoccupazione. Ciò vuol dire che la BCE è la banca centrale con il maggior margine di manovra per abbassare i tassi nei prossimi mesi.
Considerando la recessione prolungata, il credit crunch e l’inflazione sotto i livelli di allarme, l’Eurotower dovrebbe tagliare ancora i tassi di interesse e magari portare i tassi sui depositi BCE su valori negativi. Allo stesso tempo la FED dovrebbe iniziare a ridurre il piano di quantitative easing, creando così i presupposti per un mix potenzialmente negativo per l’euro. Certo, ancora non si conoscono le tempistiche, né per ciò che concerne la politica monetaria della BCE né della FED. Secondo il 50% degli economisti intervistati la scorsa settimana da Bloomberg, la FED inizierà a ridurre gli stimoli monetari già a settembre 2013.
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