Forex: euro forte? Per Goldman Sachs salirà a 1,40 nel 2014

Nicola D’Antuono

17 Luglio 2013 - 07:00

Forex: euro forte? Per Goldman Sachs salirà a 1,40 nel 2014

Ogni volta che il cross euro-dollaro supera 1,30, per molti trader e analisti finanziari si tratta di una chiara condizione di ipercomprato. L’euro, con la recessione prolungata in molti paesi membri, il debito ancora fuori controllo e la disoccupazione a livelli record, non può valere tanto. Eppure la moneta unica resta una delle valute più acquistate negli ultimi dodici mesi, da quando Mario Draghi annunciò con decisione che avrebbe fatto di tutto pur di salvare l’euro. Perché?

L’ipotesi più accreditata è che, una volta scontato il flusso di notizie negative relative alle proiezioni macroeconomiche e al peggioramento dell’affidabilità creditizia dei singoli paesi membri, il mercato consideri come driver principale per le valutazioni sui cambi quasi esclusivamente le politiche monetarie delle varie banche centrali. Al momento, nonostante una linea accomodante, la BCE è l’unica tra le grandi banche centrali a non avere un vero e proprio piano di quantitative easing.

E’ pur vero che i tassi di interesse sono allo 0,5% e potrebbero ancora scendere, ma la sensazione è che l’euro possa realmente deprezzarsi solo con un piano di stimoli monetari come quello di FED, BoE o BoJ, oppure in caso di ritorno del rischio di break-up della moneta unica. La maggior parte degli analisti valutari ha comunque una view negativa sul tasso di cambio euro-dollaro, che attualmente quota sopra 1,31. Una voce fuori dal coro è quella di Goldman Sachs. La banca d’affari newyorkese si aspetta un livello di equilibrio del cambio a 1,37 entro fine 2013 e addirittura di 1,40 entro metà del 2014.

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