La decisione della FED di rinviare il tapering ha decretato un vero e proprio crollo generalizzato del dollaro americano, che ha registrato pesanti perdite nei confronti delle major currencies. Il biglietto verde sembra ora destinato a nuovi deprezzamenti nelle prossime settimane. In particolare il tasso di cambio euro-dollaro è volato fino a 1,3542, sui livelli più alti degli ultimi 7 mesi. Durante la sessione asiatica il cambio ha messo a punto una fase di consolidamento, per cui già stamattina potrebbe sperimentare nuovi allunghi al rialzo in caso di breakout deciso della resistenza di area 1,3540 - 1,3550.
Da un punto di vista tecnico, la long candle su base daily formatasi ieri è un chiaro segnale long di continuazione del trend rialzista di breve-medio periodo. I prossimi obiettivi di prezzo sono posti a 1,3650 prima e 1,3710 poi, ovvero il livello più alto dell’anno toccato sul finire di gennaio scorso. Le indicazioni short delle grandi banche d’affari (Merrill Lynch a 1,25, Ubs, BlackRock e Credit Suisse a 1,20) sono destinate a perdere importanza, anche se intorno a 1,37 le posizioni ribassiste potrebbero aumentare con decisione. Nel breve periodo il trend è nettamente bullish: in caso di pullback in area 1,3450, gli acquirenti potrebbero addirittura aumentare la loro esposizione long sul cambio.
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