Cambio euro/dollaro senza direzionalità in attesa dei tassi della BCE e dei non-farm payrolls USA
La seduta di ieri è stata caratterizzata dalle prese di beneficio degli investitori. A Wall Street l’indice Dow Jones è sceso dello 0,59% a 15.914,62 punti, mettendo a segno la terza seduta in calo consecutiva. La stessa situazione è riscontrabile anche per l’indice S&P500, che ha perso lo 0,32% a 1.795,15 punti. Gli investitori temono una mossa a sorpresa della Federal Reserve nell’ultimo meeting dell’anno, in programma il 17 e 18 dicembre. I recenti buoni dati macroeconomici negli Stati Uniti, in particolare l’indice ISM manifatturiero sopra le attese pubblicato lunedì, potrebbero spingere l’istituto monetario di Washington a fornire una tempistica più precisa sull’avvio del tapering, ovvero la riduzione degli stimoli monetari.
C’è attesa ora per la pubblicazione del dato relativo ai non-farm payrolls di venerdì. Un eventuale significativo miglioramento del mercato del lavoro negli USA potrebbe spingere davvero la FED a dare il via alla exit strategy, che inizialmente era stata preventivata già a partire da fine 2013. Gli investitori seguiranno con attenzione anche la riunione della BCE di domani. Mario Draghi dovrebbe confermare i tassi di interesse allo 0,25%, dopo il taglio di novembre, ma allo stesso tempo potrebbe fornire una forward guidance più precisa sul periodo di mantenimento dell’attuale strategia di politica monetaria ultra-espansiva, adottando così un approccio maggiormente dovish rispetto al passato.
Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro continua a sbattere contro il muro eretto dai venditori sull’area di resistenza compresa tra 1,36 e 1,3620. Ieri i prezzi erano saliti sopra 1,36, ma stamattina sono scattate nuovamente le vendite con ritorno in area 1,3570. L’incertezza dovrebbe proseguire almeno fino a domani, quando l’Eurotower comunicherà il nuovo livello del costo del denaro nell’eurozona e prenderà il via la conferenza stampa di Draghi. La sensazione è che un forte movimento direzionale possa scattare a seguito del breakout di uno dei due livelli chiave della congestione compresa tra 1,3620 e1,3520.
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