La nuova ottava è stata caratterizzata dalla delusione dei mercati per la tornata elettorale in Italia. La mancanza di una maggioranza solida rende il paese ingovernabile. Secondo gli analisti l’ipotesi più probabile è quella di un "governissimo" tra Bersani e Berlusconi, mentre Grillo ha già chiuso le porte per una collaborazione con il Pd. L’altra opzione, che renderebbe quasi certamente più nervosi i mercati, è il ritorno al voto tra qualche mese.
La crisi politica italiana rischia di contagiare il resto d’Europa e far riaccendere pericolosamente la crisi del debito pubblico. L’euro rischia di tornare sotto pressione, quando invece solo un paio di settimane fa era diventato uno schiaccia-sassi che preoccupava non poco i policy maker europei. Sul forex il cambio euro/dollaro è riuscito a mantenere il supporto di 1,30 e ora sta cercando di rimbalzare con decisione.
In area 1,3160 c’è la prima resistenza di breve periodo, ma il cambio potrebbe salire fino a 1,32 prima e 1,3250 poi se il rimbalzo dovesse continuare tra oggi e domani. Tuttavia, un ritorno deciso sotto 1,30 potrebbe creare le condizioni per un deciso ribasso nelle prossime settimane con target intorno a 1,28 - 1,2750. Lo scenario più probabile al momento è quello di un euro debole sotto 1,30.
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