Ben Bernanke, numero uno della FED, ha utilizzato un tono da “colomba” (dovish) nel corso dell’audizione di ieri pomeriggio alla Commissione servizi finanziari alla Camera degli Stati Uniti. Il governatore dell’istituto monetario di Washington, che lascerà l’incarico a gennaio 2014, ha dichiarato che “con una disoccupazione ancora elevata e in calo solo graduale di fronte a un’inflazione che rimane sotto l’obiettivo di lungo termine del Comitato, una politica fortemente accomodante rimane appropriata per il prossimo futuro”.
Bernanke ha così confermato la linea di politica monetaria seguita negli ultimi tempi, ovvero tassi di interesse vicini allo zero e stimoli monetari al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese. Il governatore della Federal Reserve ha dichiarato che il “tapering”, ovvero il processo di riduzione del piano di quantitative easing, “non è un percorso prefissato”. Sul forex il biglietto verde ha cominciato ad apprezzarsi con decisione, favorendo tra l’altro il crollo dell’oro. Il tasso di cambio euro-dollaro è tornato sotto 1,31, dopo aver toccato un top intraday poco sotto 1,3180.
Sul forex il dollaro americano ha recuperato nuovamente terreno anche contro le altre major currencies, in particolare sterlina e yen. Il cambio dollaro-yen è salito di nuovo sopra la soglia psicologica di 100, ma lo scenario qui resta molto incerto nonostante siano in costante aumento gli acquisti degli investitori istituzionali nipponici. Da segnalare poi il sell-off dell’oro, che è stato respinto bruscamente sulla resistenza di area 1.300 dollari: i prezzi sono tornati a 1.270 dollari e potrebbero anche approfondire il ribasso fino a 1.250 dollari l’oncia.
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