Il dato relativo al pil americano del secondo trimestre dell’anno è risultato positivo e superiore alle attese del mercato. Nonostante il calo della spesa per consumi (+1,8% da +2,3%), comunque scontato dal mercato, dopo la prima lettura il pil del trimestre aprile-giugno è cresciuto dell’1,7% su base annua, grazie al deciso aumento delle scorte. Gli analisti si aspettavano una crescita dell’1%. Il Dipartimento del Commercio USA ha poi annunciato che è stato rivisto al ribasso il dato sul primo trimestre a +1,8% da +2,5%.
Intanto, nel settore privato del mercato del lavoro USA le cose sembrano andare bene. Il sondaggio ADP ha evidenziato la creazione di 200mila nuovi posti di lavoro, in miglioramento dai 198mila di giugno (dato rivisto al rialzo da 188mila). Gli analisti finanziari si aspettavano un dato a +179mila unità. Venerdì sarà la volta della pubblicazione dei non-farm payrolls e del tasso di disoccupazione. Sul forex il dollaro americano è stato acquistato contro le major currencies.
Il tasso di cambio euro-dollaro è sceso fino a 1,3208, dopo che ieri era stato toccato il livello più alto da oltre un mese poco sopra quota 1,33. Continua la discesa del cambio sterlina-dollaro, che ha toccato un bottom intraday a 1,5120. Riprende quota il cross dollaro-yen, che sale in area 98,50, mentre l’oro subisce forti vendite con i prezzi che tornano a 1.315 dollari l’oncia. C’è grande attesa ora per le decisioni della FED, attese per le ore 20 (FOMC Statement).
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