Sul forex continua il rally del dollaro americano, che non ha risentito molto dei dati macroeconomici pubblicati ieri negli Usa relativi alla produzione industriale e all’indice dei prezzi alla produzione. Il tasso di cambio euro/dollaro è sceso fin sotto 1,2850, sui livelli più bassi da oltre 4 settimane. La debolezza del cross è palese e nelle prossime ore non va escluso un ulteriore approfondimento ribassista fino a 1,28. In caso di tenuta dell’area di supporto di 1,2850, sembra probabile invece un rimbalzo tecnico con approdo in area 1,2930 - 1,2950.
Ad ogni modo il consolidamento dei prezzi sotto 1,30 è un chiaro segnale bearish per il cambio, che entro fine mese potrebbe scendere fino in area 1,2750 e magari perforare i minimi di inizio aprile scorso posti a 1,2745. Oggi probabilmente ne sapremo di più, soprattutto dopo la diffusione di alcuni importanti market mover americani. Questo pomeriggio conosceremo i dati sui sussidi di disoccupazione, nuovi permessi di costruzione, inflazione "core" e indice Fed di Philadelphia. Un mix di dati macro in grado di scuotere ancora una volta il mercato forex e il dollaro Usa in particolare.
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