La delicata situazione dei mercati internazionali pone forti dubbi sul programma della FED. Ecco cosa aspettarsi dal cambio EUR/USD
L’attesa per il giorno della FED è terminata e il cambio euro-dollaro sta per attraversare momenti molto concitati che daranno luogo ad un numero elevato di scambi e ad una volatilità molto intensa.
Sapere in anticipo che cosa accadrà, purtroppo, è impossibile, ma guardando indietro nel tempo possiamo avere delle utili informazioni sui prossimi movimenti di EUR/USD.
Federal Reserve, i dubbi sul piano di rialzo del tasso d’interesse
Nello scorso 16 dicembre Janet Yellen, dopo aver nota la decisione del primo aumento del tasso d’interesse negli USA fermo allo 0,25% dal lontano 2008, ha dichiarato che la FED sarebbe stata attenta alle eventuali ripercussioni sui mercati finanziari internazionali, specialmente su quelli dei Paesi emergenti più esposti al rischio di un’elevata volatilità.
Questo è quanto si sta verificando ora, con la fuga dei capitali dai mercati e il crollo degli indici azionari. Tutto ciò ha diverse cause come la contrazione dell’economia cinese e la discesa del prezzo del petrolio, tra i quali esiste anche un certo legame: il rallentamento dell’industria cinese fa venire meno la domanda di materie prime e questo si riflette anche sul greggio.
Nonostante l’intento della FED sia un graduale rialzo del tasso d’interesse nel corso del 2016, date le circostanze sul panorama internazionale questo programma potrebbe subire una sospensione o addirittura un’inversione di marcia. Sul percorso ci sarà maggiore chiarezza dopo il rapporto del FOMC di questa sera.
EUR/USD: i prossimi market mover
Mentre la mattinata sarà povera di market mover, nel pomeriggio avremo importanti indicatori macroeconomici negli Stati Uniti. Alle 16:00 saranno pubblicati i dati sulle vendite di nuove abitazioni e a seguire le variazioni nelle scorte statunitensi di petrolio. In serata ci saranno i market mover più attesi: alle 20:00 la decisione della FED sul tasso d’interesse e il rapporto del FOMC sulla politica monetaria.
EUR/USD: analisi tecnica e previsioni
Nello scorso 16 dicembre 2015, data in cui la FED ha aumentato il tasso d’interesse allo 0,50%, il cambio euro-dollaro ha subìto una forte volatilità prima di prendere la strada al ribasso. Ecco quanto accaduto nel grafico con timeframe a 5 minuti:
Nell’immediato, la quotazione di EUR/USD era scesa di circa 50 pip in pochi istanti. Era possibile aspettarsi un crollo maggiore, ma la notizia era stata talmente preannunciata da essere già quasi completamente scontata dal mercato. Sulla decisione di oggi esistono più incognite e la situazione potrebbe essere diversa.
Un ulteriore aumento del tasso rafforzerebbe il dollaro e avrebbe quindi un effetto ribassista per EUR/USD, mentre un atteggiamento più paziente avrebbe l’effetto contrario. Al momento la quotazione oscilla tra i livelli tecnici di 1.0812 e 1.0903 e quest’ultimo sarà probabilmente il prossimo target di questa fase di rimbalzo. Solo dopo la notizia di stasera sapremo se la quotazione potrà crollare sotto quota 1.08 o impennarsi fino a rompere le resistenze e muoversi quindi in direzione di 1.10.
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