La sessione asiatica è stata particolarmente favorevole all’indice azionario giapponese Nikkei-225, che ha approfittato della debolezza dello yen sui mercati valutari. La moneta nipponica continua a perdere valore. La tendenza sembra potersi rafforzare, soprattutto dopo che al G-20 di Washington non c’è stata alcuna obiezione presentata al Giappone da parte degli altri paesi sulla condotta relativa alla politica monetaria ultra-espansiva.
La Bank of Japan ha anche aumentato la frequenza di acquisti di bond a 8 volte almese dalle precedenti 6 volte. L’obiettivo di combattere a tutti i costi la deflazione non sarà abbandonata per nessun motivo e il governatore Haruiko Kuroda ha intenzione di mettere in campo tutte le risorse possibili per raggiungere il target di inflazione al 2% entro due anni. Il risultato è chiaramente la svalutazione della valuta nazionale.
Sul forex il tasso di cambio dollaro/yen si è avvicinato nuovamente a quota 100 e stamattina ha sfiorato quota 99,90. In caso di breakout esplosivo di 100, i prezzi dovrebbero salire fino a 100,50 prima e 101,50 poi. Secondo gli analisti di Credit Suisse, il cambio dollaro/yen sarà a 120 entro 12 mesi. Sale anche il cambio euro/yen, che è tornato sopra 130,50: nel mirino c’è il top di 131,11 toccato dieci giorni fa.
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