Sul forex il dollaro americano è in ripresa, favorito dalla mancanza di indicazioni temporali precise da parte della FED sull’inizio del tapering, ovvero il processo di riduzione degli stimoli monetari. Se da un lato appare ormai scontata la decisione di dare il via a un graduale ridimensionamento del piano di quantitative easing, considerando che l’economia americana mostra da diverso tempo segnali di crescita incoraggianti (soprattutto l’immobiliare e i consumi), dall’altro manca ancora il riferimento preciso dell’inizio del processo di tapering.
Molti investitori e analisti finanziari si aspettavano qualche indicazione in più con la lettura dei verbali dell’ultimo meeting del Fomc, avvenuto lo scorso 30-31 luglio. Tuttavia, la minute della FED non ha fornito indicazioni precise, favorendo così la risalita del greenback. Sul forex il tasso di cambio euro-dollaro si è allontanato dai top a 6 mesi di 1,3450, scendendo anche fin sotto 1,33. Stamattina il cross si muove intorno a 1,3340. Buona la ripresa del cambio dollaro-yen, salito fino a 99,10 sui massimi da oltre due settimane.
Il biglietto verde è molto forte, invece, nei confronti delle valute più esotiche, ovvero quelle dei mercati emergenti. Le aspettative relative all’avvio del tapering stanno generando forti deflussi di capitali esteri da questi paesi, mettendo in difficoltà i governi e le banche centrali locali nella gestione delle riserve valutarie. I paesi più in difficoltà sono l’India, l’Indonesia, la Malesia, la Thailandia, la Turchia, il Brasile e il Sudafrica, tanto per citarne alcuni.
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