Intrapreso il rally di Natale sul cambio Euro/Dollaro, è possibile che EUR/USD si spinga fino a 1.3500? Tutto è possibile quando siamo così vicini al 21 dicembre (ironia), ma seriamente parlando, ci sono almeno tre buone ragioni per le quali è possibile che il rally (leggenda oppure no) dell’Euro non sarà poi così breve.
Spread in calo
I tori dell’euro hanno preso sul serio le parole di Mario Draghi quando, a luglio, ha detto di essere pronto a fare tutto il "necessario per preservare la vita dell’Euro" (da cui il soprannome, Super Mario). Da allora, in Spagna i tassi di interesse sui Bonos decennali sono scesi di circa due punti percentuali, passando dal 7.67% di luglio al più recente 5.30%. Allo stesso tempo, in Italia abbiamo assistito ad un calo dei tassi di interesse sui Btp di oltre due punti percentuali, dal 6.67% al 4.45%.
Promozione della Grecia a B-
Fino a qualche mese fa, si discuteva della possibilità che la Grecia non avrebbe ricevuto gli aiuti internazionali, che sarebbe stata costretta al default e a lasciare la moneta unica come il primo paese ad essere "cacciato" dall’Euro.
Ma oggi quel passato sembra essere lontano, visto che l’agenzia di rating Standard&Poor’s ha deciso di promuovere il debito del paese ellenico di, udite udite, ben sei notch: da default selettivo a B-.
Infine, la Grecia riceverà nei prossimi mesi gli aiuti economici per 49.1 miliardi di Euro dilazionati nei successivi tre mesi, ma vista la rapidità dell’upgrade dell’agenzia di rating, non dovrà meravigliarci altrettanta rapidità in un eventuale downgrade.
Stati Uniti verso il precipizio
Mancano 12 giorni prima che gli Stati Uniti finiscano giù diritti dal precipizio fiscale ed è inevitabile che tanto gli investitori, quanto le agenzie di rating siano ansiosi di sapere se la classe politica riuscirà finalmente a raggiungere un accordo ed evitare la crisi economica.
Se Repubblicani e Democratici continuano a tirarsi le per le corna e non trovano, entro la fine dell’anno, un accordo che sia soddisfacente per i mercati, la reazione immediata delle agenzie di rating sarà quella di un downgrade sugli Stati Uniti che può rendere ancor più salato il conto del debito pubblico americano.
La conseguenza logica di questi avvenimenti, sui mercati valutari, è che più di qualche investitore si senta spinto verso altre valute, con tasso più alto, esattamente come è l’Euro.
Il rally di Natale: solo una leggenda metropolitana?
Il rally di Natale è un fenomeno piuttosto osservato nel mercato forex, soprattutto nell’Euro, ed è un rialzo che caratterizza i mercati durante l’ultima settimana dell’anno. Tra le ragioni che si possono individuare per questo "fenomeno", ci sono forse i profitti di fine anno, le revisioni dei conti, le tredicesime e così via.
Sul mercato forex, il rally di natale del 2012 potrebbe essere iniziato prima quest’anno. Inoltre, ci sono buone possibilità che il cambio Euro/Dollaro possa continuare a salire, come se fosse trainato dalla slitta di Babbo Natale!
| Traduzione per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte: Babypips |
© RIPRODUZIONE RISERVATA