Il tasso di cambio euro-dollaro è sceso ieri sotto quota 1,30, toccando il minimo più basso delle ultime tre settimane a 1,2984. Il nuovo calo del cross ha sorpreso un pò analisti finanziari e trader, considerando che il pil Usa del primo trimestre (dato definitivo) è risultato pari a +1,8%, nettamente più basso rispetto al +2,4% atteso dal mercato. Stamattina, però, i prezzi sono riusciti a tornare sopra 1,30 e al momento sembrano intenzionati a proseguire al rialzo per effettuare il test di area 1,3050.
Ieri l’euro ha sofferto per gran parte della seduta nei confronti delle principali monete mondiali, tra cui lo yen, il dollaro australiano e il dollaro canadese. A pesare sull’andamento della moneta unica sono state anche le parole di Mario Draghi, che ha ribadito la volontà della Bce di continuare a perseguire una politica monetaria molto accomodante nei prossimi mesi per rilanciare l’economia e il credito. Possibile un nuovo taglio dei tassi di interesse.
Da un punto di vista tecnico, il cross euro-dollaro potrebbe salire fino a 1,3050 - 1,3060, dove però dovrebbe incontrare una forte opposizione dei venditori. Un breakout esplosivo di area 1,3050, invece, potrebbe spingere i prezzi fino a 1,3080 - 1,31. Di converso, un ritorno sotto 1,30 dovrebbe consentire al cambio di andare a testare i minimi di ieri di 1,2984 e tentare un nuovo allungo verso il successivo supporto di area 1,2940.
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