La nuova ottava sui mercati finanziari si è aperta con la vittoria in Spagna del centro-destra guidato dal conservatore Rajoy del Partito popolare. Sconfitti i socialisti dopo otto anni di governo. L’eredità lasciata al nuovo esecutivo è davvero pesante: recessione, disoccupazione più alta in Europa e forte pressioni sul debito pubblico. Tuttavia, la notizia più importante in questo inizio di giornata è l’allarme di Moody’s sulla Francia. Secondo l’agenzia di rating, il paese transalpino rischia di dover fare i conti con tassi di interesse sui titoli di stato sempre più elevati e con prospettive di crescita poco rosee. Secondo Moody’s queste dinamiche macroeconomiche mettono a repentaglio il mantenimento dell’attuale giudizio “AAA” di massima affidabilità creditizia.
Le borse europee sono in forte calo: Francoforte e Milano -2,7%, Parigi -2,6%. La negatività dilagante in Europa sta facendo risalire lo spread tra i titoli periferici e il Bund, in particolare il differenziale di rendimento tra Btp e Bund è tornato sopra 480 punti base. Dall’altra parte dell’oceano tiene banco la questione relativa al rientro del deficit USA. Gli investitori temono che la missione della super Commissione parlamentare non raggiunga l’intesa sulla riduzione del debito da 1200 miliardi di dollari in 10 anni. Il termine ultimo è mercoledì 23 novembre. Accanto alla crisi europea potrebbe così accostarsi quella americana: d’altronde il debito pubblico a stelle e strisce sfiora i 15mila miliardi di dollari, poco più del 100% del pil, e in ogni caso l’attuale deficit di bilancio dovrà essere almeno in parte ridotto.
Sul Forex l’euro ha vissuto un inizio mattinata davvero terribile. Il cross EUR/USD è passato da area 1.3520 a 1.3438, avvicinandosi così al supportone di 1.3420. Attualmente siamo in una fase di consolidamento del trend ribassista tra area 1.3460 e 1.3430. Tuttavia, nelle prossime ore – salvo improvviso miglioramento del sentiment di mercato – i prezzi dovrebbero andare a perforare prima 1.3420 e poi 1.34 per puntare dritti verso il supporto di 1.3360-50. Anche EUR/JPY è in netto calo: i prezzi sono scesi fino in area 103.20 da area 103.80. La rottura del supporto di 103.40 è avvenuta, ora i prezzi sono in fase correttiva a causa delle prime prese di beneficio dopo il mini-rally ribassista. Qui il target per le prossime ore dovrebbe essere compreso tra 103 e 102.80.
Sul Forex forti vendite anche sulla sterlina. Il cambio GBP/USD – dopo la perdita di un micro-supporto posto a 1.5730 – è sceso fino a 1.5686. Siamo, dunque, su una zona di supporto molto importante che, se perforata al ribasso con decisione nelle prossime ore, potrebbe sancire l’inizio di una nuova gamba ribassista con target compreso tra 1.5650 e 1.5620. Vendite decise anche sulle commodity: l’oro punta area 1700$/oz, mentre il petrolio Wti è crollato in area 95.5$ al barile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA