Nessuna sorpresa negativa dall’asta dei Btp di questa mattina: come da attese, i rendimenti sono calati rispetto all’asta di settembre, mentre la domanda è stata nettamente più sostenuta. Nel frattempo, però, torna a salire lo spread tra Btp e Bund poco sotto 370 punti base (ieri 355 bp). Credit Suisse ritiene che le banche italiane, le stesse che hanno effettuato gli stress test a luglio, andrebbero rafforzate sotto il profilo patrimoniale e ciò emergerebbe certamente da nuovi stress test con criteri più stringenti rispetto a quelli adottati in passato dall’EBA (European Banking Authority). Più in generale, la banca d’affari elvetica ritiene che 3 banche su 4 in Europa necessiterebbero di un aumento di capitale. Per quanto riguarda i dati macroeconomici comunicati alle ore 14.30 negli USA, la bilancia commerciale è rimasta praticamente invariata ad agosto a -45,6 miliardi di dollari, visto che il dato precedente è stato rivisto a -45,6 miliardi da 44,8. Gli analisti si aspettavano un peggioramento a -46 miliardi. Le nuove richieste settimanali di sussidi per la disoccupazione sono risultate, invece, in linea con le attese (404k contro stime per 406k). Il dato precedente è stato leggermente rivisto da 401k a 405k. Infine, era molto attesa la trimestrale di Jp Morgan che comunque è stata migliore delle stime di consensus, ma il titolo è in forte calo.
Intanto, prosegue il ribasso delle borse con Wall Street apparsa in difficoltà fin dai primi minuti di contrattazione. In Europa, invece, maglia nera alla borsa milanese che perde quasi il 3,5% a causa delle pesanti vendite soprattutto sui titoli bancari. Sul Forex il clima di maggiore avversione al rischio sta impattando negativamente sull’andamento dell’euro. Il cross EUR/USD, che aveva già mostrato segnali di rallentamento nella prima parte della seduta, è sceso fino a 1.3684. Tuttavia, siamo su un’area di supporto rilevante, considerando che 1.37 è stata più volte considerata un’area critica. Da questi livelli non è da escludere un ritorno di fiamma dei compratori, soprattutto nel caso in cui Wall Street dovesse invertire la rotta e recuperare le perdite iniziali. Più o meno nella stessa condizione troviamo EUR/JPY che è sceso fino in area 105.10, cioè su una zona di supporto rilevante ed area critica. Sul Forex è già in netto recupero la sterlina, con il cable sopra 1.5710 dopo che i prezzi avevano toccato un minimo intraday a 1.5665. Tra le commodity, invece, in grande difficoltà i metalli preziosi con l’oro che è tornato in area 1650$ dopo essere stato respinto ancora una volta tra area 1680$ e 1690$ l’oncia. Giù anche l’argento che ha accelerato al ribasso a seguito della perdita decisa di area 32$ e perforando momentaneamente anche 31.5$ l’oncia. In calo anche il petrolio Wti in area 83$ al barile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA